Muri romani, antichi basolati e reperti di 2000 anni fa tra emanazioni di gas vulcanici. È il paesaggio sottomarino delle acque della baia di Pozzuoli evidenziato da una mappa batimetrica ad alta risoluzione, sviluppata dall’Osservatorio vesuviano dell'Ingv in collaborazione con l'Istituto per l’ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr, grazie al progetto Monica (Monitoraggio innovativo delle coste e dell'ambiente marino).
Lo studio, finanziato dal Miur, ha ricostruito la morfologia dell'area marina individuando strutture portuali, edifici di età romana fino a 15 metri di profondità, in un contesto ricco di emissioni fumaroliche. Il progetto Monica è finalizzato alla prevenzione e alla gestione delle emergenze ambientali attraverso la realizzazione di un sistema in fibra ottica di sensori installati su fondale marino. L’obiettivo è costituire un sistema di monitoraggio in grado di controllare i fenomeni naturali implementato con sensori capaci di rilevare parametri biologici e di inquinamento marino e fenomeni antropici. È prevista, inoltre, l'installazione di un cavo sottomarino in fibra ottica, che collegherà alla terraferma alcune stazioni di monitoraggio geofisico collocate sul fondo marino.
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GARR News n°12 - Giugno 2015 - Tiratura: 10.000 copie - Chiuso in redazione: 30 Giugno 2015
Hanno collaborato a questo numero: Claudio Barchesi, Maria Ludovica Bitonti, Giovanni Cesaroni, Marco Ferrazzoli, Mara Gualandi, Alesandro Inzerilli, Silvia Mattoni, Alessandra Migliozzi, Roberto Nassisi, Elisabetta Pasta, Angela Re, Massimo Romano, Francesca Scianitti, Massimo Valiante, Gloria Vuagnin
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