Premesso che sull'(in)utilità dei firewall andrebbe fatto un discorso più generale, i firewall, per essere efficaci come antivirus, dovrebbero essere in grado di ispezionare il contenuto dei pacchetti in transito e verificare che non sia di tipo maligno.
La cosa è al di là delle capacità di quelli personali e di molti aziendali. Un firewall può essere in grado di bloccare alcune attività tipiche di virus, ma solo a infezione avvenuta. Per questo motivo, quasi tutti i virus moderni spengono il firewall e/o utilizzano metodi di comunicazione apparentemente legittimi (ad esempio via protocolli web).
Purtroppo anche siti ”fidati“, se compromessi, possono essere utilizzati per infettare i visitatori. Un esempio clamoroso è stato Yahoo, che all'inizio di questo anno, ha infettato migliaia di visitatori. Symantec ha stimato che oltre l'80% dei siti che distribuiscono malware rientrano in questa categoria.
Come scritto sopra, si può essere infettati semplicemente navigando. I virus si diffondono anche via rete, utilizzando vulnerabilità del sistema operativo o del software: basta quindi che sulla nostra rete locale ci siano altri nodi infetti. I virus si diffondono anche via penne usb: ricordate stuxnet? Il virus che ha infettato i sistemi di controllo delle centrali nucleari iraniane, ovviamente sconnessi da Internet.
Purtroppo non esistono browser completamente sicuri. Per di più, molte infezioni utilizzano software comune a tutti i browser, come Adobe Flash, Javascript e Java.
Il lucchetto indica solo che tra il browser e il sito remoto è stata attivata una connessione cifrata, che impedisce l'intercettazione dei dati trasmessi (di solito...). Non fornisce nessuna protezione da malware, semmai impedisce ad eventuali sistemi di controllo di capire quello che sta succedendo.
In realtà tutti gli allegati possono essere pericolosi: pdf, word, excel, ecc. Ricordate che il mittente di una e-mail può essere falsificato, quindi non fidatevi solo perché pensate di conoscerlo.
Purtroppo spesso anche gli antivirus sbagliano: segnalano come infetti file del tutto legittimi o, ancora peggio, non individuano minacce reali. Ricordate che il metodo principale di rivelazione consiste nel confrontare il file in esame con un campionario di malware noti, che deve essere quindi tenuto scrupolosamente aggiornato. Ciò nonostante, può capitare che il virus sia troppo nuovo e non sia ancora stato segnalato.
Se utilizzate il computer per collegarvi al vostro conto bancario o per pagamenti online, ricordate che alcuni virus sono in grado di intercettare le credenziali (in questo caso un login a due fattori aiuta) o il numero della carta di credito. E comunque il vostro pc in quanto tale è appetibile, perché può essere utilizzato per attaccarne altri. Questo tipo di attività, dette DDoS, sono attualmente tra le più comuni.
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GARR News è edito da Consortium GARR, la rete italiana dell'università e della ricerca
GARR News n°10 - Giugno 2014 - Tiratura: 10.000 copie - Chiuso in redazione: 11 Giugno 2014
Hanno collaborato a questo numero: Marta Ammoni, Andrea Avi, Claudio Barchesi, Maria Ludovica Bitonti, Marco Ferrazzoli, Mara Gualandi, Alessandro Inzerilli, Marco Malaspina, Andrea Pinzani, Francesco Rea, Sabrina Regno, Alessandra Saletti, Cristina Sarteschi, Francesca Scianitti, Maria Sole Scollo, Simona Venuti, Sabina Viezzoli, Redazione Media INAF
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