Kubernetes Cluster Federation (KubeFed), ancora in fase di sviluppo, offre un buon approccio al Kubernetes multi-region.
Lo scopo del concetto di federazione è infatti quello di ottenere applicazioni che siano distribuite a livello geografico, permettendo la realizzazione di un sistema di alta affidabilità (HA) e misure di disaster recovery.
Kubernetes Cluster Federation consente la gestione di più cluster in modo agnostico per il backend. È possibile sfruttarlo su cluster bare metal, ovvero macchine fisiche, cluster virtuali sopra OpenStack o sopra cloud commerciali, ovvero macchine virtuali senza peraltro perdere in performance, attraverso un unico set di API presenti in un cluster denominato cluster host.
Marco Lorini e Matteo Di Fazio, insieme ai colleghi GARR del dipartimento CSD in occasione di Hack the Cloud 2019 all’Università di Milano-Bicocca
In particolare, la federazione di test UltraHA Kubernetes, realizzata in GARR, è composta da quattro cluster, uno definito come cluster host, esso stesso in HA, che ha il compito di gestire l’intera federazione, e tre cluster member, distribuiti sulle varie regioni della GARR Cloud, che hanno il compito di implementare ed eseguire le risorse federate come applicazioni e servizi.
Come previsto dal meccanismo di federazione Kubernetes, sul cluster host risiede il Control Plane che rappresenta la componente principale della federazione e che si occupa di federare i cluster member e di propagare su di essi le risorse che si intende federare. In questo modo si è riusciti a distribuire geograficamente, e quindi ad implementare, un sistema ad alta affidabilità di un’applicazione, federandola sulle diverse regioni della GARR Cloud. Per l’esposizione dell’applicazione verso l’esterno, si è voluto realizzare un sistema di gestione automatizzata del DNS, sfruttando la componente ExternalDNS, che si integra perfettamente con il concetto di federazione.
Grazie agli strumenti che KubeFed fornisce (Multi-Cluster Ingress DNS), è possibile rilevare tutti gli indirizzamenti IP con cui l’applicazione federata viene esposta e, tramite ExternalDNS, propagarli ad un DNS Provider per la creazione e l’aggiornamento di record DNS senza che l’utente finale si accorga di qualcosa.
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GARR News n°23 - inverno 2020 - Tiratura: 9.000 copie - Chiuso in redazione: 20 dicembre 2020
Hanno collaborato a questo numero: Silvia Arezzini, Claudio Barchesi, Alex Barchiesi, Tommaso Boccali, Paolo Bolletta, Alberto Colla, Paola De Castro, Valeria De Paola, Matteo Di Fazio, Marco Falzetti, Marco Ferrazzoli, Marco Galliani, Mara Gualandi, Marco Incarbone, Alessandro Inzerilli, Emma Lazzeri, Marco Lorini, Enzo Ludovici, Luisa Minghetti, Laura Moretti, Stefano Moroni, Alberto Mura, Delia Passalacqua, Michele Petito, Claudio Pisa, Maurizio Polano, Vincenzo Puglia, Mariella Rauseo, Roberto Ricci, Matteo Robiglio, Giorgio Rossi, Valeria Rossi, Andrea Salvati, Eva Sciacca, Riccardo Smareglia, Elena Tremoli, Simona Venuti, Davide Vaghetti, Gloria Vuagnin, Federico Zambelli, Stefano Zani
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