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A scuola, dalla rete all'innovazione
A scuola, dalla rete all'innovazione

A scuola, dalla rete all'innovazione

| Elis Bertazzon | la voce della comunità
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Come cambia la scuola con l'arrivo della fibra ottica della rete della ricerca. Al Vittorio Emanuele III di Palermo il futuro ipertecnologico è già di casa

Rete ed innovazione, futuro e presente ipertecnologici. Come sta evolvendo la scuola per poter offrire agli studenti i migliori strumenti per prepararsi ad un futuro così ricco di tecnologia? Ad un anno dalla chiusura del progetto GARR-X Progress, che ha esteso la connessione in fibra ottica nel Sud Italia, scopriamo cosa è cambiato nel modo di fare scuola e di innovare.

Ne abbiamo parlato con prof. Franco Chiavetta, docente di Informatica e funzione strumentale dell’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo.

Franco ChiavettaFranco Chiavetta
ITI Vittorio Emanuele III di Palermo
Docente di informatica
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L'Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo è molto impegnato nel campo dell'innovazione tecnologica e dal 2015 è connesso a GARR. Cosa vuol dire per l'Istituto avere un collegamento di rete a banda ultralarga?

Con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) il MIUR, d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha focalizzato gli sforzi per la realizzazione di infrastrutture tecnologiche ed in particolare di connessioni a banda ultralarga proprio all'interno delle strutture scolastiche, vedendo la scuola, ed il mondo dell'istruzione in generale, come elemento strategico per ogni possibile rilancio economico e culturale. Già in precedenza erano stati effettuati investimenti molto importanti e fra questi il progetto GARR-X Progress cui il nostro Istituto, per mia proposta, ma con convinto supporto del nostro Dirigente Scolastico prof. Giovanni Marchese, ha prontamente aderito. Alcune scuole con cui siamo in contatto ci chiedono come collegarsi alla rete GARR, riconoscendone i vantaggi e competitività rispetto ai principali operatori commerciali.

La disponibilità di connessione a banda ultralarga è infatti ormai diventata una assoluta necessità per le scuole, sia per poter dare supporto alle strategie e metodologie didattiche basate sulle nuove tecnologie, sia per consentire alla scuola di offrire ed a sua volta usufruire di servizi attraverso il web. La banda ultralarga ci libera da diversi vincoli e limiti tecnologici consentendo di pensare a nuovi progetti e partecipare a nuove iniziative. A tal proposito, la disponibilità di connessione a reti in banda ultralarga è infatti diventato un requisito o valore aggiunto praticamente determinante, nel momento in cui la scuola partecipa ad alcuni bandi per i finanziamenti relativi al Piano Operativo Nazionale e per la partecipazione ai progetti nazionali (Piano Nazionale Scuola Digitale) ed europei (Erasmus+).

In che modo la rete GARR aiuta l'Istituto nelle attività didattiche? Come cambia il modo di fare lezione?

La disponibilità di banda offerta dalla rete in fibra ottica del GARR ci ha consentito di realizzare, affianco alla rete cablata, un primo impianto di rete Wi-Fi con il quale ogni docente ha potuto cominciare ad utilizzare, anche da propri dispositivi come tablet e notebook, il registro online, la piattaforma di e-learning, il sito scolastico, fare ricerche o condividere materiali.

LA BANDA ULTRALARGA CI LIBERA DAI LIMITI TECNOLOGICI E CI CONSENTE DI PARTECIPARE A PROGETTI NAZIONALI ED EUROPEI

Stiamo adesso espandendo e potenziando questa parte dell'infrastruttura di rete grazie ai finanziamenti PON FESR per le LAN/WLAN acquisendo ulteriori access point ad alte prestazioni. L'obiettivo a breve termine è massimizzare la copertura (l'Istituto ha una superficie di circa 17.500 mq) e realizzare o favorire il BYOD (Bring Your Own Device), consentendo non solo ai docenti ma anche a tutti gli studenti di poter accedere, per mezzo di propri device a strumenti del Web 2.0, al Cloud, alle Apps for education al fine di attuare modalità di insegnamento e apprendimento mediate dalla tecnologia. Tutto ciò richiede un’infrastruttura e politiche di rete sufficientemente sicure e allo stesso tempo praticabili dalla maggior parte degli utenti (mediante servizi interni ed opportuna formazione/informazione). Ma in assenza di un’adeguata larghezza di banda a monte della rete locale, come quella che GARR oggi ci offre, tutto ciò sarebbe irrealizzabile considerati i numeri in gioco: parliamo infatti di circa 2000 potenziali utenti giornalieri e dei corrispondenti dispositivi client (multipli) da servire.

In ambito di innovazione a scuola, avete progetti in corso?

La nostra scuola ha all'attivo molteplici iniziative in diversi settori non solo tecnologici. Per restare in ambito tecnico ci piacerebbe condividere con la comunità GARR le esperienze relative al nostro progetto FabLab, all'Incubatore di imprese LATI, al DroneLab e anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro con Enel, i progetti europei e tante altre interessanti attività che arricchiscono la nostra offerta formativa. Personalmente trovo particolarmente interessanti i progetti FabLab e DroneLab, anche per la notevole valenza didattica del learning by doing.

Come sono stati accolti questi cambiamenti di tecnologia nella vostra scuola da parte di studenti e docenti?

Ormai da diverso tempo una sempre crescente percentuale di docenti di diverse discipline usa correntemente il web e le tecnologie per fare didattica; per molti la mancanza di una connessione affidabile e con una banda sufficiente era un vero e proprio impedimento che scoraggiava l'uso delle tecnologie web. Con le nuove dotazioni tecnologiche tale problema si è avviato verso una soluzione, almeno nel breve e medio termine. Per quanto riguarda l’uso della rete ci avviciniamo spesso, in modo relativamente rapido, al limite di saturazione della banda, ed è quindi chiaro che la richiesta di banda andrà nel tempo sempre ad aumentare. L’investimento in fibra ottica assume, da questo punto di vista, ulteriore valore aggiunto in quanto in futuro sarà possibile adattare l’offerta di banda senza dover intervenire nuovamente dal punto di vista infrastrutturale.

Ciò è ulteriormente incoraggiato dalle nuove figure professionali previste dal PNSD come l’animatore digitale ed i suoi collaboratori che sono volte a stimolare ed innescare processi mirati a fornire nuove competenze digitali a tutto il personale della scuola e di riflesso, ma non per ultimo ovviamente, agli studenti. Vi è nella scuola quindi un certo fermento, sia a livello locale che a livello nazionale, e si comincia a parlare sempre più, soprattutto tra i docenti addetti ai lavori, di tante tecnologie interessantissime molte delle quali incentrate sulla rete, come ad esempio Internet of Things, o Big Data o web data mining, etc. settori tecnologici che, insieme alla robotica, alla augmented/virtual reality ed a tanti altri, saranno, in futuro, opportunità di occupazione per i nostri giovani studenti. Ed in questi settori GARR, per il suo ruolo e le alte competenze espresse, può senz'altro creare importanti sinergie tra scuola, università e mondo della ricerca.

Fablab

I FAB LAB: TRA INNOVAZIONE ED IMPRENDITORIALITÀ

L'ITIS Vittorio Emanuele III di Palermo rappresenta un pezzo della storia produttiva della città, essendo nato a fine 800. Da qualche anno l’Istituto ha puntato molto sull'innovazione di contenuti, strumenti e metodi. Una scommessa avviata e vinta riguarda la creazione di cultura d'impresa tra gli allievi e questa scelta ha reso l'ITIS Vittorio Emanuele III un centro di attrazione per altre iniziative, come l'incubatore d'impresa LATI, il Fablab e il laboratorio droni, che si sono affiancati alle altre attività storiche dell'Istituto nei settori informatica, meccatronica ed elettronica.

Il FabLab dell’Istituto Vittorio Emanuele III, letteralmente laboratorio di fabbricazione, è un ambiente dove i makers o creatori/inventori 2.0 possono realizzare le loro idee, dei manufatti digitali, ricorrendo a vari strumenti. Il FabLab è uno dei più importanti in Italia ed è il primo Fablab scolastico del Sud. È stata ricavata una piccola officina con computer, stampanti 3D di vari tipi e dimensioni, torni, frese, scanner 3D, altri strumenti e vari software che consentono di trasformare un progetto digitale in un oggetto reale. Lì dentro si può fare un po' di tutto: c'è chi crea una chitarra elettrica, chi prova sensori ed attuatori per progetti basati su schede Arduino/Genuino o Raspberry, chi realizza compattatori per la plastica, e tanto altro anche nel settore green. Il laboratorio è utilizzabile non solo dagli studenti dell'istituto per attività extrascolastiche ma anche da studenti di altre scuole, da appassionati di tecnologia che vogliano diventare artigiani digitali. Insomma è aperto al territorio. Si svolgono anche dei corsi per trasformare un'idea in un prodotto finito.

Fablab fablabatschool.it

Il DroneLab è un ambiente per l'apprendimento esperienziale mirato alla creatività e alla acquisizione di competenze nel settore della robotica che si occupa di droni: sistemi in grado di volare o di muoversi nei fluidi come l'acqua (droni subacquei) controllati in remoto (radiocomandi). Nel laboratorio i ragazzi imparano a costruirli, ne studiano le parti meccaniche, elettriche, i sistemi di controllo remoto e i sensori con cui sono equipaggiati, quali ad esempio videocamere. L'Istituto offre anche la possibilità di seguire un corso per il conseguimento del patentino, obbligatorio per certi usi. Il progetto DroneLab rappresenta una delle principali attrazioni durante le attività di orientamento in ingresso e suscita molto entusiasmo tra i ragazzi.

Maggiori informazioni:
www.itivittorioemanueleterzopa.it

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