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Pari opportunità per i ricercatori di tutta Italia

Pari opportunità per i ricercatori di tutta Italia

| Maddalena Vario | caffè scientifico
Articolo letto 459 volte

I progetti Bibliosan e TESEO

Bibliosan

Le biblioteche fanno sistema

Colloquio con il dott. Curti

foto di Moreno Curti

Moreno Curti, Coordinatore Nazionale Bibliosan Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo di Pavia Direzione Scientifica
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Cos’è Bibliosan e qual è il suo principale obiettivo?

Bibliosan è nata come una rete collaborativa tra biblioteche e centri di documentazione scientifica di tutti gli enti di ricerca biomedica vigilati dal Ministero della Salute.

Sono 56 le strutture che fanno parte del sistema e di queste 43 sono IRCCS. Ciascuna delle organizzazioni aderenti a Bibliosan si è impegnata a collaborare per la condivisione delle risorse documentali, per l’acquisto collettivo di e-journals e banche dati biomediche e per la messa a punto di risorse e strumenti necessari per diffondere le risorse acquisite. Per l’acquisto e la condivisione in rete della documentazione scientifica è stato fondamentale il contributo organizzativo ed economico del Ministero della Salute. Questo ci ha permesso di fare delle economie di scala e di raggiungere l’obiettivo principale che Bibliosan si era proposto: consentire a tutti i ricercatori che fanno parte del sistema di accedere alla medesima documentazione scientifica e di avere a disposizione strumenti efficienti per ottenerla.

Nel 2009 quasi 2 milioni di articoli scientifici sono stati scaricati online attraverso Bibliosan

Conoscere cosa succede nel mondo della ricerca è indispensabile per chi vuole approfondire le proprie conoscenze e vuole intraprendere nuovi progetti di studio o di ricerca. È necessario che l’informazione scientifica acquisisca un’oggettiva importanza all’interno di ogni istituto biomedico che voglia essere riconosciuto come ente di ricerca e di riferimento nel mondo scientifico sia nazionale che internazionale.

Ha parlato di condivisione di documentazione scientifica, ma anche di strumenti per ottenerla. A quali si riferisce?

Oltre alle risorse documentali, Bibliosan fornisce una serie di servizi e strumenti sulla rete tali da permettere di raggiungere l’informazione a tutto tondo. Quando il documento ad esempio non è raggiungibile perché la rivista non è disponibile in rete, c’è la possibilità attraverso la collaborazione tra tutti gli enti di ricerca di poter recuperare l’articolo presso una delle altre biblioteche con un sistema di interscambio di informazione scientifica basato su NILDE (Network InterLibrary Document Exchange) e sul catalogo nazionale dei periodici ACNP, risorse queste che sono aperte non solo a Bibliosan ma a tutte le biblioteche italiane.

Partendo appunto dal catalogo ACNP, il bibliotecario può individuare dove si trova una determinata rivista, e attraverso NILDE, richiedere in regime di libero scambio, per motivi personali e di ricerca, la copia del documento necessario. Al sistema NILDE aderiscono oltre 700 biblioteche e nel 2009 Bibliosan ha interscambiato circa 50.000 articoli scientifici.

Va infine citato RefWorks, uno strumento web-based che permette ad ogni ricercatore di crearsi delle raccolte bibliografiche personalizzate ed utilizzarle, per esempio, quando deve creare la bibliografia per articoli scientifici in pubblicazione da sottomettere al vaglio degli editori.

Aderiscono a Bibliosan:

  • 43 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS);
  • 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS);
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS);
  • Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL);
  • Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).

È possibile accedere alle risorse di informazione da posti differenti dai centri di ricerca?

Sì ed è questo un altro valore aggiunto di Bibliosan. È infatti possibile accedere alle informazioni anche da casa propria o dall’estero tramite un’interfaccia ad hoc come se ci si trovasse nella propria struttura. Questo servizio ha riscosso molto successo e, ad oggi, quasi 3.000 ricercatori si sono registrati ed hanno richiesto username e password per accedere alle risorse Bibliosan da remoto.

Come cambia la figura del bibliotecario?

Il bibliotecario diventa un esperto organizzatore dell’informazione ed un formatore, non è più la persona che fa le fotocopie e aspetta l’utente ma un operatore che deve formare il proprio utente facendogli conoscere tutti gli strumenti che Bibliosan mette a sua disposizione, ad esempio spiegandogli come funziona NILDE, come collegarsi da casa per accedere alle risorse, come usare il software per gestirsi le proprie risorse e così via. Deve conoscere le risorse e gli strumenti che Bibliosan e la rete gli mette a disposizione per poi diffonderli tra i suoi utenti.

Come vengono suddivisi i costi di Bibliosan?

C’è una co-partecipazione dei costi: da una parte il Ministero della Salute eroga un finanziamento annuo (nel 2010 è stato di 2 milioni di euro) e dall’altra i vari enti contribuiscono all’acquisto delle risorse per quanto di propria competenza ed in base al finanziamento ricevuto per svolgere attività di ricerca.

TESEO

Le anatomie patologiche in rete

Approfondimento a cura della dott.ssa Gloghini

foto di Annunziata Gloghini

Annunziata Gloghini, IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano
Dipartimento di Patologia Diagnostica e Laboratorio

Alleanza Contro il Cancro (ACC), Associazione istituita nel 2002 per volontà del Ministero della Salute, ha creato un network degli Istituti Oncologici italiani al fine di favorire il trasferimento e la divulgazione dei risultati della ricerca agli ospedali locali e alla pratica clinica. Questo permette di assicurare su tutto il territorio nazionale omogeneità nell’assistenza ai malati di tumore, riducendo il fenomeno della migrazione sanitaria, sia nelle strutture italiane che in quelle europee.

Con TESEO è possibile condividere e consultare i vetrini digitalizzati disponibili online

ACC ha promosso molti progetti in diverse aree della ricerca oncologica, nella prevenzione, nel trattamento, nella comunicazione, educazione e formazione. In particolare, un progetto molto interessante promosso da ACC insieme all’Istituto Superiore di Sanità, è TESEO, ovvero la Rete Nazionale Telepatologia che ha il principale obiettivo di costruire un network di telepatologia che collega le Anatomie Patologiche degli IRCCS oncologici.

La telepatologia è la pratica di “patologia a distanza” che utilizza la tecnologia delle telecomunicazioni come uno strumento per agevolare il trasferimento di immagini o vetrini (preparati citoistologici) virtuali.

I vetrini relativi a differenti pazienti vengono digitalizzati e mandati al server centrale che ha sede presso il CBIM (Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica), di Pavia. Da qualunque istituto aderente alla rete TESEO è possibile condividere e consultare virtualmente i preparati attingendo al repository del CBIM.

Grazie ad una rete a banda larga e affidabile quale la rete GARR, la fruizione delle immagini è quasi immediata con un ritardo di latenza molto basso.

Il team e la sua composizione:

Soci fondatori:
  • Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori (INT) di Milano
  • Istituto Regina Elena (IRE) di Roma
  • Istituto Nazionale Tumori Fondazione “G. Pascale” di Napoli
  • Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova
  • Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (PN)
  • Ospedale Oncologico di Bari
Aderiscono al network:
  • Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano
  • Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano
  • Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia
  • Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano
  • Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

Antonino Carbone, per conto dell’ IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano e Paolo Roazzi per conto dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma sono i coordinatori del progetto.

Ciò rende possibile diverse applicazioni quali:

  • consulenza diagnostica (Second Opinion), quando un medico della rete chiede ad un altro medico (point-topoint) o all’intera rete (pointto- network) un parere su un caso complesso per ottenere il parere diagnostico;
  • riunioni di consenso (Consensus Agreement), cioè la condivisione di casi da parte di più patologi al fine di obbiettivare e standardizzare gli indici prognostici nei tumori (es. grado istologico);
  • controlli di qualità;
  • histological clinical repository, ovvero la possibilità di attingere a banche dati di immagini e vetrini virtuali, una sorta di atlante, con i casi maggiormente significativi.
Screenshot di una procedura di Consensus Agreement
Screenshot di una procedura di Consensus Agreement

Nel corso del progetto è emersa inoltre l’esigenza di valutare due differenti linee progettuali:

  • collaborazione della rete TESEO con la Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia diagnostica (SIAPEC) per finalità didattiche;
  • connessione della rete TESEO con reti regionali (Regione Sardegna, Regione Calabria), coinvolgendo le relative strutture ospedaliere.
Esempio di preparato istologico virtuale acquisito a 20X (particolare)
Esempio di preparato istologico virtuale acquisito a 20X (particolare)
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