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Emilia-Romagna illuminata

Emilia-Romagna illuminata

| Federica Tanlongo | osservatorio della rete
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La Regione accende oltre 2500 km di fibra ottica al servizio del cittadino e della comunità GARR

La realizzazione di Lepida, rete regionale in fibra ottica dell’Emilia-Romagna, con cui GARR collabora già dal 2004, rappresenta una delle prime e più significative esperienze italiane nel campo delle reti regionali, non solo a livello di innovazione tecnologica ma anche di filosofia di servizio al cittadino: un caso di successo che potrà ispirare altre amministrazioni locali.

Con il PiTeR (Piano Telematico Regionale) 2002-2005, la Regione Emilia-Romagna ha dato il via alla realizzazione di Lepida, una rete telematica regionale a beneficio delle pubbliche amministrazioni e di altre realtà locali di interesse, quali Università, ASL, ospedali e scuole. La rete, oggi nella sua seconda fase di implementazione, quella di “Realizzazione delle MAN”, prende il suo nome da Marco Emilio Lepido, il console romano che nel secondo secolo a.C. fece costruire la via Emilia.

Al di là degli aspetti tecnologici, comunque tutt’altro che trascurabili, tanto da rendere necessario l’“arruolamento” di progettisti ed esperti di rete all’interno dello staff della Regione, l’importanza di Lepida risiede soprattutto nella filosofia che c’è dietro. Qui in Emilia-Romagna c’è stata la capacità e volontà politica di aggregare i più disparati enti pubblici, dalla polizia di stato alla azienda sanitaria, dall’università al comune, dalla provincia ai carabinieri, attraverso un modello che permette di condividere i costi, massimizzando allo stesso tempo la capillarità dell’accesso e la banda disponibile per ciascuno degli utenti: insomma ottimizzare l’investimento pubblico facendo tutti contenti.

Con la sua estensione di oltre 2.500 km, Lepida si è infatti delineata in pochi anni come una potente e capillare infrastruttura di rete di comunicazione che ha permesso di raggiungere oltre 300 comuni, la maggior parte in fibra, senza peraltro dimenticare anche quelli che sono penalizzati da una orografia o posizione geografica che rende perlomeno problematico l’utilizzo di molte delle tecnologie attuali. Il passo successivo è stato quello di cominciare a creare in ciascun comune di una certa estensione delle reti metropolitane (o MAN, Metropolitan Area Network), che rendano l’accesso davvero capillare.

Un modello innovativo che coinvolge tutti i soggetti pubblici e ottimizza gli investimenti

A progetto terminato, Lepida interconnetterà, direttamente o attraverso le sue estensioni metropolitane, la Regione, le sue 9 Province, i 341 Comuni, le 18 Comunità montane, ed un gran numero di altri soggetti come università, aziende sanitarie, ospedali e scuole. Grazie al collegamento ad alta velocità alla rete regionale di circa 120mila dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e allo sviluppo di altre iniziative sempre nell’ambito del PiTeR, la Regione si aspetta di vedere fiorire nei prossimi anni un gran numero di servizi interattivi on line per cittadini e imprese.

Per la realizzazione della rete vengono utilizzate diverse tecnologie, in base anche alla loro disponibilità nelle aree geografiche interessate: dov’è possibile, si preferisce l’adozione della fibra ottica (posata in 243 aree comunali), integrata da HDSL, servizi wireless o tecnologie satellitari (per le restanti 98 aree comunali, prevalentemente montane).

Le fibre ottiche che costituiscono la dorsale della rete Lepida sono di proprietà della Regione, mentre gli altri Enti locali come comuni e province saranno proprietari delle reti urbane necessarie al collegamento degli uffici distribuiti nelle città. Il modello scelto prevede non solo il possesso delle fibre spente e la loro illuminazione, ma anche l’attività di scavo e posa, che è stata appaltata a diverse imprese multiservizi.

In questo modo la Regione si è resa indipendente dalla tirannia degli operatori, con evidenti vantaggi economici già nel medio periodo: si è liberata infatti dei costi del noleggio di fibre e circuiti, spesso dettati molto più dal mercato e dalla presenza di competitors che non dai costi effettivi della tecnologia. Ma non si tratta soltanto di ridurre i costi, opera già di per sè lodevole visto che si parla del danaro dei contribuenti. Nel progettare, realizzare e gestire Lepida in prima persona, la Regione ha dimostrato di considerare le infrastrutture digitali una core activity, interpretando così in modo innovativo e nello stesso tempo infinitamente concreto il suo mandato di Pubblica Amministrazione, che la vuole vicina al cittadino ed intenta al suo servizio.

Lepida non solo offre accesso al cittadino in varie forme, connettendo ad esempio Università, biblioteche, scuole e altre strutture aperte al pubblico, ma contribuisce anche a migliorare il livello dei servizi offerti ed il coordinamento tra essi. La Regione Emilia-Romagna ha compiuto un passo oltre quella che è la concezione prevalente, in cui quando la Pubblica Amministrazione Locale si occupa di questi aspetti lo fa attraverso società terze (municipalizzate, controllate, ecc.), portando al suo interno competenze nuove.

L’affrancamento è arrivato per gradi: fino a due anni fa, infatti, le fibre erano di proprietà ma già illuminate. Oggi invece anche il backbone è realizzato in fibra spenta ed illuminata direttamente dal personale di Lepida e costituisce un esempio di successo. Attualmente su LEPIDA viaggia traffico disparato: dall’e-Government (con applicazioni come l’anagrafe delle imprese, il database topografico a supporto dell’Agenzia del Territorio, le applicazioni a supporto delle imprese ed i servizi demografici online per il cittadino), all’e-Democracy, all’e-Health (con servizi sperimentali come l’interscambio di dati clinici tra diverse strutture sanitarie per la gestione di protocolli e persorsi di cura integrati), alla valorizzazione del territorio attraverso il sistema informativo turistico regionale, alle applicazioni per i beni culturali e le scuole, senza dimenticare infine la ricerca. Grazie ad una consolidata collaborazione con GARR, che risale già al 2004, il traffico degli enti della comunità della ricerca e dell’istruzione può, infatti, transitare sulla rete Lepida.

Tra gli enti di ricerca che beneficiano della connettività di Lepida ci sono anche casi di eccellenza a livello internazionale, come il radiotelescopio di Medicina, presso Bologna, che grazie ad un collegamento dedicato ad 1 Gbps partecipa alle attività del Consorzio europeo EVN (European Very Long Baseline Interferometry Network), e l’osservatorio meteorologico del Monte Cimone, una delle più importanti stazioni a livello mondiale per la misurazione e lo studio delle condizioni dell’atmosfera, dell’inquinamento e del clima.

L’osservatorio, situato sull’Appennino modenese a 2.165 metri di quota, è gestito dall’ISAC (Istituto per le Scienze dell’Atmosfera e del Clima) del CNR ed è collegato a Lepida utilizzando la tecnologia satellitare.

La collaborazione con il GARR

La Regione ha cercato fin dall’inizio di avere una collaborazione la più ampia possibile con enti nazionali e locali in modo da essere più efficaci, efficienti ed economici possibile. In questa prospettiva si inquadra anche la collaborazione con GARR e con gli enti ad esso collegati, che ha permesso negli anni di utilizzare Lepida per migliorare la connettività di importanti realtà di ricerca e istruzione. Il primo esempio di collaborazione ufficiale tra GARR e Lepida è stato l’accordo per l’interconnessione del radiotelescopio IRA di Medicina, effettuata nel 2004.

Si prevede che questo rapporto di collaborazione avrà un impatto ancora più importante nel prossimo futuro, con la realizzazione delle MAN dei capoluoghi di provincia, ognuno dei quali è sede universitaria ed ospita numerosi altri enti GARR. Attualmente, gli esperti del GARR stanno dando il loro contributo alla realizzazione della MAN di Bologna, i cui lavori sono già in corso, con numerosi cantieri attivi nelle varie parti della città.

L’investimento complessivo a carico degli Enti è di 3.500.000 Euro per la rete cittadina di Bologna, dove saranno posati circa 200 Km di cavi in fibra ottica per Lepida. I lavori dovrebbero concludersi nella primavera del 2010; per allora, la rete MAN di Lepida nella città di Bologna collegherà circa 340 sedi di Pubbliche Amministrazioni.

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