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GARR-X prende forma

GARR-X prende forma

| Maddalena Vario | osservatorio della rete
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Con l’aggiudicazione dei bandi di gara, fissate modalità e tempistiche per le prime attivazioni

La NGN (Next Generation Network) per la comunità italiana dell’Università e della Ricerca è ormai ai blocchi di partenza: i primi collegamenti in fibra per l’interconnessione delle sedi utente saranno attivati già a partire dai primi mesi del 2010, così come buona parte dei circuiti. Per le nuove tratte di backbone, invece, bisognerà aspettare l’estate, quando saranno disponibili gli apparati ottici WDM ed i nuovi apparati di routing e switching.

Con l’aggiudicazione in autunno dei bandi di gara per fibre e circuiti, pubblicati agli inizi del 2009 sulla Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea, GARR-X entra ufficialmente nella sua prima fase di realizzazione, Fase0. Il primo bando di gara, del valore di circa 27 milioni di euro, che ha avuto per oggetto il nolo per 72 mesi di circa 4.300 km di fibra spenta (degli oltre 10.000 km previsti dal progetto completo) e dello spazio di housing per la collocazione di apparati trasmissivi e di amplificazione DWDM, ha portato alla sottoscrizione di accordi quadro della durata di 4 anni con 7 operatori. Il secondo bando di gara del valore di circa 20 milioni di euro, che aveva per oggetto la fornitura in nolo per 36 mesi di circuiti di trasmissione dati, si è invece concluso con la sottoscrizione di accordi quadro della durata di 4 anni con 8 operatori.

Collegamenti di accesso in fibra già nei primi mesi del 2010; le nuove tratte di backbone in arrivo con l’estate

In tutto, le gare hanno portato ad individuare 9 fornitori potenziali di fibre e circuiti, con i quali attualmente lo staff GARR sta definendo il piano di rilascio.

I costi proposti in gara hanno portato a mettere in campo più fibra ottica di quanto previsto al momento della pubblicazione del bando poiché parte delle richieste erano condizionate dall’esito economico della gara. È stato infatti possibile assegnare più tratte di quelle inizialmente preventivate: in particolare la prima gara ha portato all’assegnazione di 5.200 km di fibra di backbone ed altri 900 km per il collegamento delle sedi utenti ai PoP GARR.

La prima fase di realizzazione di GARR-X

La prima fase di realizzazione di GARR-X. Sono evidenziate le tratte della dorsale che verranno realizzate nella Fase 0 e nella Fase 1.

Dei 900 km di fibra ottica di accesso, 350 km riguardano tre sedi cosiddette “speciali” per la loro collocazione e perché richiedono alta capacità di banda per il trasporto delle enormi quantità di dati prodotte.

In particolare, 200 km di fibra collegheranno ai PoP GARR le sedi di Noto (Catania) e di S. Basilio (Cagliari), le quali ospitano i radiotelescopi che partecipano in ambito europeo a e-VLBI, progetto che ha l’obiettivo di ottenere immagini dal cielo ad altissima definizione, del quale abbiamo parlato nel precedente numero di GARR NEWS.

Gli altri 150 km collegheranno invece la sede di Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa, che ospita l’osservatorio NEMO (NEutrino Mediterranean Observatory) detto anche “km3”, una gigantesca antenna sottomarina studiata per rivelare particelle astrofisiche ad altissima energia.

Le restanti fibre serviranno a collegare altre 40 sedi in ambito cittadino. L’ utilizzo di uno strumento flessibile quale l’accordo quadro consentirà inoltre a GARR di avviare altre procedure concorsuali e di rimettere in gara la rosa di fornitori selezionati per realizzare altri 1.300 km di fibra di dorsale e alcune tratte di accesso, dando così inizio alla Fase 1 del progetto GARR-X.

Le città coinvolte in questa fase saranno Genova, Torino, Milano, Trieste, Venezia, Padova, Pescara, Avezzano (Piana del Fucino), L’ Aquila e Roma. Sempre nell’ambito dell’infrastruttura d’accesso, continuerà inoltre il lavoro di sinergia con le istituzioni locali, che servirà per portare fibra ottica agli enti appartenenti alla comunità GARR con investimenti contenuti, grazie all’integrazione con le reti metropolitane e regionali. Ciò contribuirà a superare le differenze tecnologiche che attualmente danno luogo al digital divide nazionale tra le regioni del nord e del sud del Paese e tra zone a differente densità di urbanizzazione.

Le regioni interessate da questi accordi saranno in particolar modo la Sicilia, la Calabria, la Puglia, la Sardegna e la Campania, alcune delle quali rientrano nelle cosiddette “aree sottoutilizzate” individuate dalla Commissione Europea.

Con l’inizio della Fase1 di implementazione di GARR-X, le fibre ottiche raggiungeranno anche Trieste e, successivamente, Sarzana, città di confine slovena, e collegheranno in modo diretto la rete della ricerca slovena (ARNES) in linea con la strategia di integrazione nella rete paneuropea intrapresa dal GARR.

L’ esito delle gare è stato molto positivo in termini economici e si tradurrà in vantaggi effettivi per gli utenti collegati alla rete GARR, perché ci saranno meno limiti all’accesso in fibra, causati da costi troppo onerosi.

Gli operatori risultati vincitori dalla procedura concorsuale hanno confermato e rafforzato la tendenza di diminuzione dei costi registrata negli ultimi anni, che ha modificato lo stesso modello economico adottato, in particolare per quanto riguarda la fibra ottica.

Interpretando a pieno la filosofia che ha guidato la gara, la politica dei prezzi applicata non solo è risultata competitiva, ma anche uniforme su tutto il territorio nazionale con un costo unitario per metro di fibra uguale al nord e al sud. Il risultato è stato che sul mercato della fibra ottica si è registrata una forte rottura con i trend del passato e si sono generate nuove dinamiche ed equilibri che ci si augura verranno confermati in futuro.

Per quanto riguarda il secondo bando di gara per la fornitura in nolo di circuiti di trasmissione dati, è importante precisare che, per motivi di contenimento dei costi, alcuni circuiti di dorsale erano stati pensati in alternativa alla fibra ottica. La mancanza di concorrenza, caratterizzante in particolar modo le tratte Bologna-Bari e Bari-Napoli, aveva infatti fatto ipotizzare costi molto elevati per la fibra in quelle aree e quindi difficili da sostenere.

Dato il contenimento dei costi della fibra ottica in gara, si è deciso di non mettere in campo i circuiti di backbone ad alta capacità di 2.5 Gbps e 10 Gbps e di sostituirli con la fibra.

Per collegare i PoP più piccoli si utilizzeranno invece circuiti della capacità di 1 o 2 Gbps.

Reti metropolitane, regionali e di campus

Al momento, GARR ha stretto accordi con le reti metropolitane delle Università di Pisa, Napoli, Catania, Bari, Genova, dell’Università Statale di Milano, dell’Università e degli enti di ricerca di Trieste (Lightnet, presentata ufficialmente il 15 ottobre scorso), con le reti comunali di Venezia e Pescara e con la rete regionale dell’Università dell’Insubria.

È stato inoltre stipulato di recente il Protocollo d’intesa con Uni.FI-Net, la rete del Comune e dell’Università di Firenze, per l’interconnessione delle rispettive reti e servizi collaborativi (vedi l’articolo in questo numero).

Per quanto riguarda la collaborazione con le reti regionali, sono già operative da tempo iniziative con le regioni Toscana, Marche, Basilicata, Emilia-Romagna e Sardegna.

Circuiti di accesso verranno inoltre utilizzati per collegare le sedi degli utenti che distano oltre 60 km da un PoP, al fine di garantire una maggiore affidabilità dell’accesso rispetto alla fibra. Singole tratte in fibra di lunghezza elevata presentano, infatti, una probabilità di rottura più alta di un circuito protetto e richiedono tempi relativamente lunghi per il ripristino.

Come anticipato, per i circuti si tratterà di forniture di tre anni, periodo di transizione che sarà necessario per raggiungere l’obiettivo di coprire in fibra ottica tutte le tratte previste dal progetto GARR-X.

Analogamente a quanto successo con le gare della fibra, anche qui i risultati in termini economici sono stati positivi. Si sono rilevati infatti costi inferiori rispetto a quelli preventivati, sebbene in percentuale la diminuzione sia stata minore rispetto a quella registrata con la fibra.

Entro la fine del 2009 verranno emessi i nuovi bandi per l’acquisizione degli apparati di switching e di routing. Gli apparati di switchcing creeranno, nell’architettura di rete GARR-X, un’infrastruttura di livello intermedio che permetterà di rendere accessibile a molti più utenti le funzionalità multiservizio di GARR-X, indipendentemente dalla velocità di accesso e dalla collocazione geografica.

L’abbattimento uniforme dei costi su tutto il territorio nazionale consentirà di ridurre il digital divide

I servizi a valore aggiunto offerti da GARR-X, come ad esempio i collegamenti end-to-end tra due sedi utente (VLAN dedicate) o le reti private virtuali saranno quindi disponibili anche per collegamenti con capacità non molto elevata, a partire dai 10 Mbps, e non solo per le sedi che sono già raggiunte in fibra. Infine, per quanto riguarda i bandi per l’acquisizione degli apparati trasmissivi e di amplificazione DWDM, la gara è vincolata all’esito di quella della fibra ottica, dato che occorre avere le caratteristiche fisiche della fibra in questione prima di poterli acquistare.

Nell’ambito degli accordi quadro stipulati in seguito alla prima gara, verranno dunque richiesti altri 1.300 km di fibra ottica che daranno inizio alla Fase1 di GARR-X. Una volta aggiudicate le tratte addizionali di Fase1, si prevede che per gli inizi del 2010 possa essere avviata la gara degli apparati trasmissivi e di amplificazione DWDM.

Flessibilità e trasparenza di GARR-X: l’Accordo Quadro

Flessibilità è una delle parole-chiave di GARR-X: la rete che oggi si sta costruendo non va infatti pensata come un oggetto statico, ma come un sistema in continuo divenire, che deve potersi adattare con flessibilità ai bisogni emergenti e alle nuove richieste degli utenti. Nello stesso tempo, GARR vuole garantire la massima trasparenza nella scelta dei fornitori ed essere di stimolo alla competitività nel mercato delle telecomunicazioni.

Utilizzando lo strumento dell’Accordo Quadro si riesce a coniugare trasparenza e flessibilità. Con la selezione pubblica per la sottoscrizione dell’Accordo Quadro, si valuta in primo luogo se i fornitori sono in grado tecnicamente di soddisfare le esigenze di GARR e successivamente si identificano le soluzioni offerte che siano anche economicamente più vantaggiose, avendo prezzi competitivi.

Con queste modalità è stata avviata la realizzazione della Fase0 del progetto GARR-X. Una volta che i fornitori sono stati selezionati sono messi in concorrenza tra loro, con ulteriori procedure concorsuali, ogni qualvolta sia necessario estendere l’infrastruttura di backbone o di accesso della rete, fermi restando gli accordi quadro già sottoscritti a garanzia che le soluzioni tecniche proposte siano valide per la rete GARR-X.

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