- Home
- Servizi alla comunità
- Bye bye copyright
Bye bye copyright
| Gabriella Paolini | servizi alla comunità
Quando un’opera diventa di pubblico dominio
Ogni anno il primo gennaio si celebra il Public Domain Day. Ad inizio anno si aggiungono nuovi nomi nell’elenco delle opere per le quali decade il copyright e che diventano disponibili in pubblico dominio. Romanzi, racconti, poesie, canzoni, traduzioni, e qualsiasi altra produzione creativa diventano utilizzabili e condivisibili liberamente e legalmente in Italia.
Nel nostro paese la legge nella maggior parte dei casi prevede che un’opera diventi di pubblico dominio dopo 70 anni dalla morte del suo autore.
La regola sembra semplice, ma diventa complicata quando c’è più di un autore, oppure quando si tratta di un’opera tradotta, oppure di un audiovisivo. La regola dei 70 anni dalla morte dell’autore vale per l’Italia e l’Europa, ma è diversa a seconda del paese di applicabilità della legge. Le regole italiane ed europee infatti sono diverse da quella americane o da quelle canadesi o neozelandesi. Negli USA la regola si basa sulla data di pubblicazione dell’opera creativa. Dal 2019 sono di pubblico dominio negli Stati Uniti tutte le opere pubblicate prima del 1923. Questo è stato reso possibile, dopo 20 anni, dalla legge che aveva cambiato da 50 a 70 anni il limite di tempo dalla pubblicazione.
Per essere sicuri di non violare il copyright esiste in rete una piattaforma che permette il calcolo preciso in base alle diverse peculiarità dell’opera di cui si vuol conoscere i diritti: il Public Domain Calculator che si trova all’indirizzo outofcopyright.eu.
Le differenze dell’applicabilità della legge in paesi diversi rendono la fruizione ancora più complicata grazie all’uso ormai diffuso di Internet. Un ebook creato negli USA per il mercato americano e diffuso su un sito ospitato in USA può risultare di pubblico dominio per gli USA ma non per l’Italia. Sono ancora più permissive le regole per il Canada dove il pubblico dominio scatta dopo 50 anni dalla morte dell’autore. Una mappa con le regole del copyright per ogni paese è stata realizzata su Wikipedia e cerca di mettere insieme più informazioni possibili su un insieme di meccanismi che risulta incredibilmente complicato.
La complicazione e la richiesta viene dal mercato e dagli interessi commerciali che cercano di mantenere più a lungo possibile l’esigibilità sui diritti.
Per quanto riguarda l’Italia tutti gli anni viene aggiunta a Wikipedia una lista con gli autori entrati nel pubblico dominio. Se invece diamo uno sguardo a quello che succede negli Stati Uniti quest’anno entreranno nella lista nomi famosi come Virginia Woolf, Charlie Chaplin, William Carlos Williams, Buster Keaton ed altri. Una lista è stata redatta dalla rivista online Lifehacker.com riportando molte delle opere pubblicate nel 1923.
Le opere in pubblico dominio sono un insieme importante delle risorse educative che si possono trovare in rete ma per tutto quello che abbiamo detto bisogna stare attenti alle normative. Ad esempio i 50.000 free ebook disponibili sul sito del Progetto Gutenberg https://www.gutenberg.org/ non sono utilizzabili in Italia.
Per il nostro paese il sito di riferimento è Liber Liber che con il Progetto Manuzio ha reso disponibili online tantissime opere letterarie non coperte da copyright. Quindi attenzione ad usare e condividere materiale identificato come di pubblico dominio su siti e portali fuori dai confini nazionali, potrebbero non essere di pubblico dominio in Italia e si starebbe violando la legge.
Il progetto Manuzio
Con il progetto Manuzio, l’associazione Liber Liber ha realizzato una ampia biblioteca digitale accessibile gratuitamente seguendo l’ambizione di concretizzare un nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti.
Capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico disponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e altri portatori di handicap.
Il progetto trae nome dal noto editore Aldo Manuzio (1449–1515), considerato il principe dei tipografi del Rinascimento italiano, inventore del carattere corsivo (che per questo motivo è noto all’estero come italico).
La Divina Commedia di Dante Alighieri è una delle oltre 3.300 opere digitalizzate rese disponibili da Liber Liber, una onlus che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. In particolare, Liber Liber si propone di favorire l’utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica.
La Divina Commedia di Dante Alighieri è una delle oltre 3.300 opere digitalizzate rese disponibili da Liber Liber, una onlus che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. In particolare, Liber Liber si propone di favorire l’utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica.
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
Voto attuale:
Valutazione attuale: 5 / 5
-
il filo - 12/2018Editoriale
-
Bambini riabilitati e felici grazie ai robotcaffè scientifico
-
AI: cos’è (e cosa non é) e perché tutti ne parlanocaffè scientifico
-
Come AI e robotica cambieranno le nostre vitecaffè scientifico
-
Ci vediamo su WebMeetings!servizi alla comunità
-
Con eduroam tutto il mondo è Wi-Fiservizi alla comunità
-
Il robot e la retecaffè scientifico
-
Bye bye copyrightservizi alla comunità
-
La rivoluzione archeologica è alle portela voce della comunità
-
Oltre i confini della scuolala voce della comunità
-
Giovani talenti d’innovazionela voce della comunità
-
EPOS ERIC :: nasce il consorzio europeola voce della comunità
-
Plan S :: dai principi all’attuazionela voce della comunità
-
Escape :: la nuvola che libera i datila voce della comunità
-
Tecnologia :: è made in Italy il supercomputer Ue per la fusionela voce della comunità
-
Piccole medie digitali per imparare i vantaggi della retela voce della comunità
-
Direzione Terabitosservatorio della rete
-
Big Science: arriva l’iperconnessione a 200 Gbpsosservatorio della rete
-
Pen test: la miglior difesa è l’attaccocybersecurity
-
Cybersecurity? È una questione di fiduciacybersecurity
-
Indirizzi IP: una risorsa preziosacybersecurity
-
Quando PEC è diventato l’acronimo di Può Essere Compromessacybersecurity
-
Hack the Cloud: quando la sfida è tra le nuvolela nuvola della ricerca e istruzione
-
Il futuro del supercomputing? È (anche) made in Europeinternazionale
-
Il giorno dell’Open Science europeainternazionale
-
L’insegnamento musicale cambia a tempo di Swingpillole di rete
-
Al via EllaLink, nel 2020 collegherà Europa e America Latinapillole di rete
-
CESNET, dalla Repubblica Ceca in arrivo il video superveloce a 8kpillole di rete
-
IGF 2018: la fiducia ai tempi di Internetieri, oggi, domani
-
Conferenza GARR 2019agenda
-
TNC 2019 - Forging Digital Societiesagenda
-
Cloud Services for Synchronisation and Sharingagenda
-
Idee per innovare in rete. Dalle prime MAN ad oggi: valori e modelli da condividereagenda
Articoli nella rubrica
-
di Gabriella Paolini
-
di Elis Bertazzon
-
di Carlo Volpe
Archivio GARR NEWS
- Numero 29 - anno 2023
- Numero 28 - anno 2023
- Numero 27 - anno 2022
- Numero 26 - anno 2022
- Numero 25 - anno 2021
- Numero 24 - anno 2021
- Numero 23 - anno 2020
- Numero 22 - anno 2020
- Numero 21 - anno 2019
- Numero 20 - anno 2019
- Numero 19 - anno 2018
- Numero 18 - anno 2018
- Numero 17 - anno 2017
- Numero 16 - anno 2017
- Numero 15 - anno 2016
- Numero 14 - anno 2016
- Numero 13 - anno 2015
- Numero 12 - anno 2015
- Numero 11 - anno 2014
- Numero 10 - anno 2014
- Numero 9 - anno 2013
- Numero 8 - anno 2013
- Numero 7 - anno 2012
- Numero 6 - anno 2012
- Numero 5 - anno 2011
- Numero 4 - anno 2011
- Numero 3 - anno 2010
- Numero 2 - anno 2010
- Numero 1 - anno 2009
- Numero 0 - anno 2009