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La ricerca in diretta su GARR TV
| Carlo Volpe | servizi alla comunità
L’eruzione dell’Etna o l’acqua alta di Venezia: ecco come seguire in tempo reale i fenomeni naturali monitorati dai nostri enti di ricerca
Dalle profondità del mare alle vette di un vulcano, dalle note di un’orchestra ai consigli medici per la prevenzione cardiovascolare: sono alcuni degli esempi delle immagini video che ogni giorno vanno in onda su GARR TV, la spazio multimediale GARR a disposizione della comunità della ricerca italiana.
GARR TV permette di registrare e rendere disponibili contenuti multimediali con un massimo livello di controllo e flessibilità
GARR TV è una piattaforma di live streaming e video on-demand attraverso la quale è possibile trasmettere, registrare e rendere disponibile qualsiasi tipo di filmato. È un servizio nato per la comunità dell’istruzione e della ricerca italiana, un luogo nel quale poter trasmettere i propri eventi in diretta e archiviare i propri contenuti con sicurezza, con un’autenticazione federata e su server che risiedono sul territorio nazionale, soggetti alle norme europee e sui quali è possibile avere il pieno controllo. Sono già molte le organizzazioni che hanno scelto GARR TV per le proprie esigenze: INGV, CNR, Conservatorio di Musica Cherubini di Firenze, CORILA, CV-Prevital, solo per citare le più attive.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ad esempio, dallo scorso febbraio trasmette in diretta 24 ore su 24 le immagini dei vulcani siciliani provenienti dalle telecamere di sorveglianza installate sull’Etna e sulle Isole Eolie con l’obiettivo di offrire la visione dei vulcani monitorati costantemente dall’Osservatorio Etneo. Una vera e propria finestra video per migliorare la conoscenza e la consapevolezza degli elementi naturali rappresentati dai vulcani e della loro attività, tanto affascinante quanto pericolosa. “Era il servizio che ci mancava”, ci racconta l’ingegnere Michele Prestifilippo, Primo Tecnologo dell’INGV. “L’idea di avere una web tv che trasmettesse in real time le immagini dei vulcani la avevamo da tempo, ma non riuscivamo mai a concretizzarla, non tanto per problemi tecnici quanto amministrativi. Avevamo bisogno di un servizio di streaming di facile accesso e poter contare sulle risorse GARR ha fatto la differenza al nostro interno”. In soli 5 mesi, i numeri raccolti parlano di un notevole successo di pubblico: oltre 38.000 visualizzazioni complessive e oltre 104 TB di dati trasmessi, con picchi di oltre 3.000 spettatori in occasione dell’eruzione dell’Etna a febbraio.
Facilità e personalizzazione sono due delle parole chiave secondo Prestifilippo. “La semplicità di utilizzo è davvero estrema. Al nostro interno abbiamo poi sviluppato un software ad hoc che ci permette di avere una visualizzazione delle immagini immediata ed evitare problemi di buffer iniziale. La nostra esigenza è quella di archiviare tutte le immagini prodotte, perciò abbiamo dovuto trovare un compromesso tra qualità e ottimizzazione della banda”. Al momento, vengono usate solo alcune delle funzionalità del servizio GARR TV, in prospettiva all’INGV si potrebbero utilizzare più sorgenti, visto che si possono ospitare più flussi video contemporaneamente, o creare accessi riservati per i ricercatori con informazioni importanti ai fini del monitoraggio.
La validità e la stabilità del sistema è confermata anche da Pierpaolo Culurciello e Mauro Bastianini che all’Istituto di Scienze Marine del CNR utilizzano GARR TV per trasmettere le splendide immagini della Laguna di Venezia.
“Utilizzavamo un servizio esterno” ci spiega Pierpaolo Culurciello, “ma quando abbiamo scoperto GARR TV abbiamo subito migrato le nostre macchine virtuali per restare nell’ambito delle infrastrutture per la ricerca sulle quali è possibile avere un maggior controllo dell’architettura e una personalizzazione del servizio. Abbiamo avuto anche un prezioso supporto iniziale per impostare i parametri giusti e rendere il flusso stabile”.
Attualmente sul canale del CNR-ISMAR sono presenti 3 flussi video e lo spettatore può giocare il ruolo di regista scegliendo da quale telecamera osservare le acque di Venezia: da un’inquadratura a mare aperto in direzione sud dalla Piattaforma Oceanografica Acqua Alta, da un webcam subacquea a 10 metri di profondità sotto la piattaforma o dalla base della piattaforma.
Mauro Bastianini ci racconta i motivi per cui è importante avere immagini sempre disponibili online: “Lo streaming ha scopi molteplici a seconda di chi si collega. I più frequenti sono i pescatori e in generale chi naviga in mare per avere una visione immediata delle condizioni meteomarine che non siano un semplice dato strumentale. Ci sono poi interessi anche da parte delle forze dell’ordine per avere un quadro delle condizioni. Le immagini subacquee invece sono molto apprezzate da un pubblico nazionale e internazionale di appassionati ed hanno un impatto importante anche per scopi divulgativi, basti pensare che circa il 97% delle visite al sito dell’ISMAR sono dovute alla visualizzazione dello streaming”.
GARR TV è in continua crescita e oggi accoglie circa 2.400 filmati che rappresentano un archivio importante di tutto ciò che è stato prodotto da GARR in termini di formazione, conferenze, workshop e che si arricchisce ogni giorno anche di nuovi contributi dalla comunità della ricerca
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
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