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Il Futuro è in progress
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Il Futuro è in progress

| Maddalena Vario | caffè scientifico
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Colloquio con Salvatore Giuliano - DS dell'Istituto di Istruzione Superiore E.Majorana di Brindisi

La sua idea del “book in progress” ha cambiato radicalmente la didattica nel suo istituto. Cosa è accaduto?

Prima di “book in progress” la tecnologia veniva vissuta quasi esclusivamente nei laboratori di informatica, confinata ad alcune discipline e non era parte della pratica quotidiana dei professori.

Già negli anni ottanta l’amministrazione si era posta il problema dell’innovazione varando il piano nazionale di informatica con risultati però molto limitati. Da circa 5 anni siamo riusciti ad introdurre la tecnologia in tutte le discipline partendo dall’idea di “book in progress”, progetto a cui oggi aderiscono 800 docenti su tutto il territorio nazionale. Con una spesa nell’anno scolastico di 50 euro contro i 400 euro, i libri di testo vengono creati progressivamente da docenti e studenti sulla base delle esigenze formative, sia in formato digitale che cartaceo: il resto dei soldi le famiglie lo investono acquistando un tablet per i propri figli. Che ovviamente diventa parte integrante del processo di apprendimento in aula.

È da un anno che siete connessi alla rete GARR. Cosa vuol dire per voi?

Quelle attività che prima facevamo in tempi dilatati, oggi sono realizzabili agevolmente in tempi rapidi. Quando circa 1300 device sono attivi in contemporanea, l’infrastruttura di rete dev’essere adeguata altrimenti sarebbe impossibile utilizzarli. Basterebbero soli 3 computer connessi a Youtube e tutto si fermerebbe. Non solo. Quando si crea una scuola digitale non solo a livello di didattica ma anche di amministrazione, si pensi ad esempio al sempre più diffuso registro elettronico, una connettività adeguata è uno strumento assolutamente indispensabile.

Le nostre classi sono veri e propri laboratori di apprendimento

Che significa per uno studente frequentare l’IIS Majorana?

Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano
Istituto di Istruzione Superiore Ettore Majorana di Brindisi
Dirigente Scolastico
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Vuol dire prima di tutto frequentare una scuola che è luogo di apprendimento e non di insegnamento. Le nostre classi sono dei veri e propri laboratori di apprendimento: secondo il metodo della classe invertita, la lezione viene messa a disposizione dai professori in ambienti online, gli studenti possono quindi accedervi da casa, mentre in aula discutono ed elaborano quanto studiato lavorando per gruppi di competenza.
L’orario delle lezioni non è definitivo tutto l’anno, nel senso che stiamo adottando il metodo della compattazione dell’orario. Come suggeriscono gli studi, fisica e matematica, infatti, possono essere insegnate in un periodo come ad esempio un quadrimestre, mentre le lingue hanno bisogno di un’applicazione continua. Adottiamo il debate all’inglese, dividendo i ragazzi in gruppi e stimolandoli a sviluppare tesi contrapposte. Inoltre, il lavoro in aula segue una scansione temporale ben definita, alternando quindi, momenti di studio a momenti di svago come l’ascolto di musica. Quest’ultima metodologia da noi introdotta e certificata da Indire, ovvero l’ente di ricerca del MIUR che si occupa dell’innovazione nella didattica, è di sicuro la più amata dagli studenti!

In tutte le classi e in tutte le discipline, nessuna esclusa, fate lezione in questo modo?

Esattamente. L’IIS Majorana è coinvolto a 360° in questo processo di trasformazione.

È vero che una studentessa di Mantova ha scelto di frequentare il vostro istituto?

Verissimo. Il prossimo anno avremo anche uno studente di Bolzano. Siamo passati da 650 iscritti 7 anni fa a 1300 iscritti nel 2015…

Lei è stato tra i primi Digital Champion in Italia, come vede il futuro?

In progress! Abbandoniamo la paura del cambiamento, impariamo a vedere le tecnologie come mezzo piuttosto che come fine e utilizziamo la passione per cambiare il Paese trasformando le nostre scuole in veri e propri luoghi di apprendimento.

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