- Home
- Internazionale
- Skills4EOSC: scienza aperta per i ricercatori di domani
Skills4EOSC: scienza aperta per i ricercatori di domani
| Sara Di Giorgio | internazionale
Partito in settembre, Skills4EOSC si propone di formare la prossima generazione di esperti europei del data management per la ricerca
Skills4EOSC riunisce 44 partner, che costituiscono i maggiori centri di competenza nazionali, regionali, istituzionali e tematici per la scienza aperta e la gestione dei dati scientifici in 18 paesi europei (Italia, Olanda, Francia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Grecia, Bulgaria, Serbia, Macedonia, Germania, Belgio, Austria, Polonia, Regno Unito, Svezia, Estonia, e Spagna).
La trasformazione digitale sta modificando rapidamente le modalità e i processi della ricerca scientifica: la sfida è di sfruttare appieno le potenzialità del digitale e della rete per disseminare e condividere senza barriere o restrizioni i risultati scientifici e garantire a “tutti gli utilizzatori il diritto d’accesso, gratuito, irrevocabile e universale e l’autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all’attribuzione autentica della paternità intellettuale”, come enunciato nella Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla conoscenza.
L’uso del digitale porta inevitabilmente alla produzione di flussi di dati sempre più massivi e la loro condivisione e riuso è cruciale non solo nel lavoro dei ricercatori, ma anche di altre figure, dai docenti, agli esperti di intelligenza artificiale, ai policy makers, a varie agenzie pubbliche che si occupano di protezione civile, finanziamento della ricerca e altro ancora, fino ad arrivare ai semplici cittadini. Attraverso i paradigmi dell’Open Access e della Scienza Aperta e l’adesione ai principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable e Re-usable) i ricercatori si impegnano a rafforzare la collaborazione, accelerando la ricerca e l’innovazione e contribuendo ad accrescere la fiducia nella scienza e la sua fruibilità da parte della società. Mettere a punto le competenze digitali per creare, gestire e riusare in modo “aperto” i dati e gli altri prodotti della ricerca, come pubblicazioni, dataset, algoritmi, dati georeferenziati e software, diventa perciò un fattore decisivo per l’implementazione del nuovo Spazio europeo della ricerca.
È questo l’obiettivo principale del progetto europeo Skills4EOSC, partito lo scorso settembre sotto il coordinamento del GARR. Nei tre anni di attività, Skills4EOSC metterà a punto i curricula per le nuove figure professionali specializzate nella gestione dei dati scientifici di cui l’Europa ha sempre più bisogno, unificando e armonizzando l’attuale panorama formativo europeo in un ecosistema comune e affidabile.
I cinque concetti chiave
Per far ciò, il progetto punta su alcuni concetti chiave: il primo e più importante, che costituisce il cuore della metodologia di Skills4EOSC, è quello di Centro di Competenza, una realtà stabilita a livello nazionale, regionale o tematico per mettere a sistema le competenze e le risorse esistenti in materia di FAIR e open science e più in generale di research data management e per offrire un punto di riferimento unitario nella formazione e nel supporto degli utenti, con percorsi e standard di qualità garantiti. Skills4EOSC creerà una rete di centri di competenza e stimolerà la creazione di nuovi, con l’obiettivo di accelerare l’aggiornamento dei ricercatori europei e armonizzare la formazione di figure professionali come data steward e data curator, che saranno fondamentali nel tradurre in pratica il paradigma della scienza aperta su larga scala.
Il secondo concetto chiave è quello di Minimum Viable Skillset, ovvero un insieme minimo e comune di competenze che definiscono ciascun profilo professionale e su cui tutte le istituzioni europee si possano trovare d’accordo, in modo da favorire l’interscambio e la mobilità delle figure professionali dedicate alla gestione dei dati scientifici. Grazie a questo approccio sarà infatti possibile assicurare, ad esempio, un livello uniforme di competenze per chi lavora come data steward, indipendentemente da dove abbia acquisito queste competenze in Europa: una garanzia sia per i professionisti che per le istituzioni che li impiegheranno.
Chi è il Data Steward?
È una nuova figura professionale a metà tra il tecnico e lo scientifico, nata per dare supporto all’applicazione dei principi dell’Open Science in un gruppo di ricerca o in un ateneo. Competente nella pianificazione e gestione dei dati della ricerca durante tutto il loro ciclo di vita, il data steward possiede nozioni su come i dati vengono raccolti e gestiti in un dominio di ricerca specifico, conosce gli aspetti legali ed etici per la loro gestione e generalmente proviene dal mondo della ricerca.
Un altro concetto chiave del progetto è quello di Training-of-trainers: Skills4EOSC punta sui corsi dedicati agli aspiranti formatori in materia di scienza aperta per far crescere velocemente il numero di persone in grado di insegnarne i principi ma soprattutto l’applicazione pratica.
Il quarto concetto chiave è poi quello di una metodologia FAIR-by-design per la creazione di materiali formativi davvero riusabili, sia per l’autoapprendimento che per la docenza: un punto molto importante che permetterà di rendere più sostenibile il lavoro di tante iniziative nel settore della scienza aperta e di offrire a formatori e discenti materiali sempre aggiornati e di elevata qualità.
Ultimo, ma non meno importante, è l’apprendimento permanente realizzato attraverso reti professionali: la scienza aperta è una disciplina in rapida evoluzione e i professionisti del settore devono costantemente aggiornare le proprie competenze per lavorare in modo efficace. Skills4EOSC propone di utilizzare le reti tra pari, di professionisti, anche in diversi ambiti tematici, come ambiente privilegiato per l’apprendimento continuo e on the job, per offrire un supporto concreto e qualificato a chi lavora con i dati della ricerca.
Promuovere decisioni basate sull’evidenza
Una particolare attenzione sarà inoltre dedicata a migliorare la comunicazione dei risultati della ricerca ai policy-maker, ai decisori e agli amministratori pubblici, attraverso un programma di formazione ad hoc dei ricercatori. Infatti è sempre più importante rendere i risultati della ricerca fruibili al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, per promuovere decisioni basate sull’evidenza in campi come la politica, la salute, la sicurezza pubblica e l’economia, migliorando anche l’informazione verso i cittadini.
Oggi però sono ancora pochi i professionisti della ricerca a proprio agio nello svolgere questo importantissimo ruolo e il programma di formazione di Skills4EOSC dedicato alla comunicazione basata sull’evidenza si propone di colmare questo gap, contribuendo a favorire il trasferimento dei risultati della ricerca ai responsabili politici e della pubblica amministrazione, velocizzando e incrementando in questo modo l’impatto dei risultati della ricerca sulla società.
Digital Skills for FAIR and Open Science
Nel report Digital Skills for FAIR and Open Science, il Gruppo di lavoro su competenze e formazione dell’Executive Board di EOSC ha evidenziato l’importanza di sviluppare in ambito accademico nuove competenze digitali per ottenere dati e risultati della ricerca conformi ai principi FAIR e della scienza aperta e di creare una rete di professionisti qualificati come fattore fondamentale per il cambiamento culturale necessario a far diventare la scienza aperta la norma. Il report ha individuato le seguenti priorità:
- Formare la prossima generazione di professionisti e di ricercatori FAIR, definendo profili e competenze necessarie al potenziamento dell’ecosistema EOSC.
- Introdurre il concetto di centri di competenza, per realizzare attività e programmi di formazione e aumentare il coordinamento tra enti accademici e di ricerca.
- Costruire un hub affidabile e sostenibile dedicato alla formazione per tutti gli attori che operano in EOSC, che offra un catalogo federato di risorse formative.
- Influenzare le politiche nazionali per lo sviluppo delle competenze per la scienza aperta, con programmi specifici rivolti ai decisori politici.
- Offrire raccomandazioni su come sostenere EOSC nelle politiche e nelle strategie nazionali di Stati membri e Paesi associati.
Skills4EOSC è stato selezionato in risposta al bando Horizon Europe ‘Supporting an EOSC-ready digitally skilled workforce’, con cui la CE intende rispondere a queste cinque sfide.
I punti di forza
La proposta progettuale che ha dato vita a Skills4EOSC è stata sviluppata grazie al forte impegno GARR per la creazione di un Centro di Competenza nazionale su Open Science, FAIR e EOSC nell’ambito dell’iniziativa ICDI, (Italian Computing and Data Infrastructure). Oggi il Centro di Competenza riunisce una rete di esperti delle principali Infrastrutture di Ricerca e Infrastrutture Digitali italiane provenienti da enti di ricerca e atenei, con l’obiettivo di mettere a sistema le competenze e offrire un servizio di consulenza e di formazione sui diversi aspetti della scienza aperta, tenendo presente le caratteristiche dei diversi ambiti disciplinari. Si tratta di un modello innovativo che ha riscosso molto interesse in Europa e ha permesso di raccogliere intorno a GARR e alla sua comunità un consorzio forte formato da 44 partner di 18 paesi, con una solida esperienza di progetti e iniziative nell’ambito della scienza aperta e di EOSC a livello europeo. Alcuni di essi coordinano network e iniziative di supporto alla formazione e alla messa a punto di standard e linee guida per le competenze digitali e le strategie per lo sviluppo dell’Open Science e di EOSC, come l’Università Tecnica di Delft (TU Delft), la prima università in Europa ad aver creato una rete di data steward.
L’impatto nel contesto italiano
Il successo di Skills4EOSC rappresenta un riconoscimento del ruolo proattivo che la comunità scientifica e accademica italiana vuole giocare nello sviluppo di EOSC e della scienza aperta. È una grande opportunità per sviluppare relazioni stabili di collaborazione con i key player europei e dare una nuova spinta all’attività a livello nazionale, finora penalizzata dalla mancanza di finanziamenti dedicati. L’esperienza del progetto permetterà infatti di sviluppare il centro di competenza, allargando la rete degli esperti che vi partecipano e mettendo a disposizione della comunità italiana nuove risorse formative e servizi, per i quali esiste una fortissima domanda. Skills4EOSC fornirà un contributo concreto per la formazione di nuove figure professionali in grado di garantire la qualità dei dati FAIR e di tutti i prodotti del processo scientifico, in linea con quanto prevede il Piano Nazionale per la Scienza Aperta, pubblicato a giugno 2022 dal Ministero per la Ricerca.
Ben nove partner italiani, oltre al coordinatore GARR, partecipano a Skills4EOSC: il CNR, l’INFN, l’Università e il Politecnico di Torino, l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’Università Milano-Bicocca, l’Università di Trento, la Fondazione CMCC e l’INGV e molte altre istituzioni hanno già manifestato interesse a partecipare ai corsi: un segnale della grande sensibilità per questo tema nei nostri atenei e enti di ricerca.
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
Voto attuale:
Valutazione attuale: 5 / 5
-
il filo - inverno 2022Editoriale
-
Il futuro è a alte prestazionicaffè scientifico
-
GARR-T, TeRABIT e ICSC. Tre progetti per una rete nazionale unitariacaffè scientifico
-
Calcolo scientifico: condividere e fare communitycaffè scientifico
-
Un anno di cambiamentiservizi alla comunità
-
IdP in the Cloud per un accesso a migliaia di contenuti web in tutta sicurezzaservizi alla comunità
-
Competenze hi-tech: una ricetta per attrarre giovani talentiservizi alla comunità
-
eduroam e le nostre passwordservizi alla comunità
-
Il TOLC ricomincia da tre: upgrade, resilienza, ridondanzala voce della comunità
-
Didattica in rete: oltre l’emergenzala voce della comunità
-
Cloud pubbliche: sai (davvero) cosa compri?osservatorio della rete
-
Inizia l’era di GARR-Tosservatorio della rete
-
Come e perchè progettare reti Wi-Fi per l’università e la ricercaosservatorio della rete
-
Don’t look up!cybersecurity
-
Da cyberzeros a cyberheroescybersecurity
-
H2IOSC, la cultura italiana è nel cloudla nuvola della ricerca e istruzione
-
Skills4EOSC: scienza aperta per i ricercatori di domaniinternazionale
-
Next generation GÉANTinternazionale
-
Horizon Europe: già si parla di prime valutazioniinternazionale
-
20 anni del Consortium GARRieri, oggi, domani
-
Attivata la prima rete quantistica inter-europeala voce della comunità
-
EERAdata: gestione attenta dei dati nel settore energiala voce della comunità
-
L’INGV protagonista al Forum Europeo sull’Economia Spazialela voce della comunità
Emma Lazzeri - Kick Off Meeting Skill4Eosc - Pisa
Articoli nella rubrica
-
di Marco Falzetti
-
di Elis Bertazzon
-
di Sara Di Giorgio
Archivio GARR NEWS
- Numero 29 - anno 2023
- Numero 28 - anno 2023
- Numero 27 - anno 2022
- Numero 26 - anno 2022
- Numero 25 - anno 2021
- Numero 24 - anno 2021
- Numero 23 - anno 2020
- Numero 22 - anno 2020
- Numero 21 - anno 2019
- Numero 20 - anno 2019
- Numero 19 - anno 2018
- Numero 18 - anno 2018
- Numero 17 - anno 2017
- Numero 16 - anno 2017
- Numero 15 - anno 2016
- Numero 14 - anno 2016
- Numero 13 - anno 2015
- Numero 12 - anno 2015
- Numero 11 - anno 2014
- Numero 10 - anno 2014
- Numero 9 - anno 2013
- Numero 8 - anno 2013
- Numero 7 - anno 2012
- Numero 6 - anno 2012
- Numero 5 - anno 2011
- Numero 4 - anno 2011
- Numero 3 - anno 2010
- Numero 2 - anno 2010
- Numero 1 - anno 2009
- Numero 0 - anno 2009