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Realizzata la “TAC” della penisola italiana
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Attraverso l’applicazione di una tecnica sismologica denominata Tomografia Sismica, un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha fornito una rappresentazione omogenea della struttura tridimensionale dell’intera regione italiana fino alla profondità di 80 km, così da migliorare la comprensione della nascita e dell’evoluzione delle catene montuose Alpina e Appenninica.
Attraverso l’utilizzo della Tomografia Sismica, una tecnica analoga alla Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) che si usa in ambito medico, è stato possibile determinare come si propagano le onde sismiche P (onde compressionali) e S (onde trasversali) al di sotto della penisola italiana, individuando le zone ‘veloci’, cioè associate a rocce dense e fredde, e quelle “lente”, composte da rocce meno dense e più ‘calde’. Attraverso l’analisi delle onde P e S generate da un terremoto, la tomografia sismica consente quindi di ottenere immagini tridimensionali dell’interno della Terra, così come la TAC medica consente di ricostruire l’interno del corpo umano attraverso l’utilizzo dei raggi X.
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