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Claudia Battista

il filo - inverno 2022

| Claudia Battista | Editoriale
Articolo letto 524 volte

Cari lettori,
eccoci a tirare le somme di un anno così pieno di cambiamenti.

Uno di questi è che per la prima volta sono io a scrivere l’editoriale di GARR NEWS, dopo il passaggio di consegne con il mio predecessore, Federico Ruggeri

Poco dopo il mio insediamento, è stato firmato il nuovo statuto dell’associazione Consortium GARR, che proprio quest’anno celebra i suoi vent’anni di attività. Lo statuto è stato modificato per estendere in maniera illimitata la durata della vita di questa associazione, con l’obiettivo di dare continuità a tutte le grandi e importanti azioni che stiamo andando a mettere in campo con la realizzazione della nuova rete GARR-T.

Si tratta di un passo importante nella direzione della sostenibilità di lungo periodo di un’infrastruttura digitale già riconosciuta come unica e abilitante per tutto l’ecosistema della ricerca e che arriva in un momento di svolta per la comunità scientifica e accademica, grazie all’avvio delle iniziative finanziate nell’ambito del PNRR. Alcune di queste iniziative, in particolare quella del Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing (ICSC) e TeRABIT, vedono GARR tra i protagonisti, ma allo stesso tempo tutte avranno bisogno di una rete performante e all’avanguardia e noi saremo pronti a rispondere alle loro esigenze. Grazie ai nuovi progetti in corso e con la realizzazione della rete GARR-T a capacità di multipli di Terabit, l’Italia avrà dunque un’infrastruttura tra le più avanzate in Europa e diventerà un punto di riferimento internazionale.

Per me questo è un momento ancora più speciale dato che lo affronto come neodirettrice di GARR e quindi sarò impegnata in prima persona, da qui in avanti, non solo nella realizzazione e evoluzione di GARR-T e delle sue estensioni attraverso i progetti PNRR, ma anche nella compagine associativa. Con il nuovo statuto, infatti, avranno la possibilità di aggiungersi ai soci GARR nuove realtà, in particolare gli istituti di ricerca clinica e biomedica, in considerazione delle loro aumentate necessità nella gestione, condivisione e analisi di grandi dataset e archivi di dati. La ricerca, infatti, sta diventando sempre più interconnessa e interdisciplinare e necessita di utilizzare risorse comuni, condividendo le stesse infrastrutture e servizi digitali.

Il fatto che ciò sia avvenuto in concomitanza con le celebrazioni del ventesimo anno di attività è per me motivo di orgoglio, perché è una testimonianza che la visione dei pionieri che costituirono GARR tanti anni fa, agli albori di Internet, è ancora oggi valida e largamente condivisa.

Vi invito a leggere tutto d’un fiato questo numero ricco di novità e auguro a tutti un felice e prospero 2023!

La direttrice GARR
Claudia Battista

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