- Home
- Altre Rubriche
- Risponde Cecchini a cura di R.Cecchini
- Ma è vero che un computer Mac è più sicuro di un Pc?
Ma è vero che un computer Mac è più sicuro di un Pc?
| Roberto Cecchini | risponde cecchini
Molti pensano di sì, guardate, ad esempio, i risultati di un’indagine fatta da un produttore di antivirus. In realtà non è proprio così.
La scrittura e diffusione di malware, oggi, è un’attività economica, spesso molto redditizia, saldamente in mano ai cyber-criminali, che quindi si rivolge alle piattaforme più diffuse (leggi Windows).
La relativa scarsezza di malware per sistemi non Windows non è imputabile quindi ad una loro maggiore “impenetrabilità”, ma banalmente alla loro minore appetibilità. Detto per inciso, Windows 7 non è niente male dal punto di vista della sicurezza, il vero problema, al solito, sono gli utenti...
Se non mi credete, leggetevi questo articolo (https://goo.gl/OWLaA), in cui una giornalista di CNET ha posto questa stessa domanda a una trentina di esperti del settore, che, praticamente all’unanimità, concordano con quanto appena scritto. Sempre su questo tema, Sophos, che distribuisce un antivirus gratuito per Mac, ha pubblicato un rapporto in cui afferma di aver ricevuto, nei primi 15 giorni di vita del prodotto, 50.000 segnalazioni di malware su 150.000 utenti (https://goo.gl/QFZJr). Niente male!
Le stesse considerazioni valgono per gli smartphone, che sono dei computer a tutti gli effetti, e la cui esplosiva diffusione, insieme al fatto che spesso contengono dati molto interessanti per i malintenzionati, li rende sempre più appetibili. A detta di Denis Maslennikov di Kaspersky Lab, a fine 2010 erano presenti 153 famiglie e più di 1.000 varianti di malware “mobile” (https://goo.gl/ SZtts). Nell’agosto del 2010 è stato trovato il primo virus per Android, e, di recente, il primo per iPhone (solo quelli sottoposti a jailbreak, ovvero modificati per utilizzare applicazioni non ufficiali).
Sulla stessa linea McAfee e AVG, nelle loro previsioni per il 2011 (https://goo.gl/VVSgQ e https://goo.gl/HV76t), ritengono probabile un incremento delle minacce per OS-X e smartphone, proprio a causa del diffondersi di queste piattaforme. AVG, in particolare, afferma che nel primo trimestre di questo anno, lo 0,22% delle applicazioni Android scaricate è malware (da questo punto di vista Android, vista la sua natura più o meno open source, è “avvantaggiato” rispetto all’IOS).
Naturalmente, vista la provenienza non proprio neutrale delle notizie, è bene recepirle cum grano salis, e forse non c’è proprio bisogno di precipitarsi ad acquistare un antivirus per il proprio smartphone (se ne volete uno gratis, date un’occhiata a Lookout (www.mylookout.com).
Almeno per il momento, penso siano sufficienti alcune elementari regole di igiene che valgono per qualunque piattaforma: mantenete aggiornato il sistema operativo e fate attenzione da dove scaricate le applicazioni. Tenete presente anche che gli MMS possono contenere malware, che viene attivato quando si clicca per visualizzare un file (esattamente come gli allegati alle e-mail). Sono comunque sicuro che la situazione peggiorerà...
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
Voto attuale:
-
la formazione sulla rete è online per la comunità dell’università e della ricercala voce della comunità
-
GARR e LNGS-INFN insieme per l’alta formazione in Abruzzola voce della comunità
-
Tecnologia e serviziosservatorio della rete
-
GARR-X dalla A alla Xosservatorio della rete
-
L’arte di formare e apprendere in retela voce della comunità
-
Il centro congressi è virtuale e dentro l’ufficioservizi alla comunità
-
Prevedere il clima per vivere megliocaffè scientifico
-
il filo - 06/2011Editoriale
-
Archivi di Stato in rete. La storia diventa digitalepillole di rete
-
Alzheimer: la diagnosi precoce è possibile. Prima dimostrazione del servizio DECIDEpillole di rete
-
Le e-Infrastructure per la ricerca sul climapillole di rete
-
Conferenza GARR 2011 “Da 20 anni nel futuro”agenda
-
20 anni di reti della ricerca: cosa cambia e cosa restaieri, oggi, domani
-
L’ora di IPv6ipv6
-
Sono sempre più comuni i casi di modifica delle risposte DNS. Cosa si può fare per proteggere la sicurezza e la net neutrality?risponde cecchini
-
Ma è vero che un computer Mac è più sicuro di un Pc?risponde cecchini
-
Altro che banda larga!internazionale
-
La ricerca italiana si APRE all’Europainternazionale
-
Tutte le strade portano al MIXosservatorio della rete
-
I referenti locali raccontano l’evoluzione della rete GARRosservatorio della rete
-
Simmetria e bidirezionalità: il ruolo della rete della ricercala voce della comunità
-
A Milano l’università accende la fibraosservatorio della rete
-
Omaggio a Klaus Ullmanninternazionale
-
Una finestra sull’oceanocaffè scientifico
Articoli nella rubrica
-
di Roberto Cecchini
Archivio GARR NEWS
- Numero 29 - anno 2023
- Numero 28 - anno 2023
- Numero 27 - anno 2022
- Numero 26 - anno 2022
- Numero 25 - anno 2021
- Numero 24 - anno 2021
- Numero 23 - anno 2020
- Numero 22 - anno 2020
- Numero 21 - anno 2019
- Numero 20 - anno 2019
- Numero 19 - anno 2018
- Numero 18 - anno 2018
- Numero 17 - anno 2017
- Numero 16 - anno 2017
- Numero 15 - anno 2016
- Numero 14 - anno 2016
- Numero 13 - anno 2015
- Numero 12 - anno 2015
- Numero 11 - anno 2014
- Numero 10 - anno 2014
- Numero 9 - anno 2013
- Numero 8 - anno 2013
- Numero 7 - anno 2012
- Numero 6 - anno 2012
- Numero 5 - anno 2011
- Numero 4 - anno 2011
- Numero 3 - anno 2010
- Numero 2 - anno 2010
- Numero 1 - anno 2009
- Numero 0 - anno 2009