Borse di studio GARR: molte opportunità per 10 nuovi talenti
| Marta Mieli | Storie
Alla scoperta degli interessanti progetti legati alle infrastrutture digitali finanziati con le borse di studio GARR “Orio Carlini”.
Il gruppo dei 10 ragazzi durante le presentazioni dei loro progetti al Borsisty Day che si è tenuto a Roma lo scorso febbraio
Nuovi talenti sono stati selezionati da GARR nella quindicesima edizione del Borsisti Day, edizione che si è svolta lo scorso febbraio a Roma. Ogni anno, infatti, GARR mette a disposizione delle borse di studio, intitolate al prof. Orio Carlini, destinate a 10 giovani che si occupano di tematiche legate alle infrastrutture digitali e al loro uso in ambito multidisciplinare.
Quest’anno molta attenzione all’intelligenza artificiale (AI), applicata in particolare nell’ambito biomedico ma anche come mezzo per contrastare l’infodemia e le fake news, alla digitalizzazione del patrimonio culturale ma anche alla cybersecurity e al cloud. Conosciamo più da vicino i protagonisti di questi interessanti progetti.
Tecnologie digitali come nuove opportunità di valorizzazione di spazi negletti. La chiesa di San Domenico
Sofia Sapucci (Università degli Studi di Firenze)
Quali opportunità per i beni culturali e il nostro patrimonio
		artistico utilizzando le tecnologie digitali?
		Scopo del progetto è quello di riproporre all’utente virtuale la fruibilità e
		l’accessibilità del bene attraverso l’utilizzo di una realtà virtuale immersiva che permetterà di immergersi nel contesto e quindi nella suggestione di
		cosa potesse essere questo oggetto ricostruito virtualmente al tempo
		della sua fondazione medievale.
Contributi digitali per la rinascita e la divulgazione di architetture abbandonate
Margherita Soldaini (Università degli Studi di Firenze)
Il progetto si basa sulla creazione di un archivio digitale che permetterà a studiosi e studenti di reperire informazioni e modelli sul patrimonio culturale attraverso una filosofia basata sull’Open Science, un metodo di fare ricerca con un approccio aperto e collaborativo. In questo contesto, la rete sarà un elemento fondamentale perché sarà l’occasione di raccogliere informazioni, metadati, materiali grafici e testimonianze. I ricercatori dovranno condividere i risultati e le conclusioni dei propri lavori e, di conseguenza, potranno accedere alle ricerche e ai risultati di altri ricercatori.
Uno strumento diagnostico flessibile e interamente cloud embedded per una diagnosi computerizzata affidabile, rapida e clinicamente interpretabile
Selene Tomassini (Università Politecnica delle Marche)
È dimostrato quanto una diagnosi precoce di una malattia
		neurodegenerativa abbia un impatto positivo sia sulla progressione
		della malattia che sulla qualità della vita dei soggetti che ne sono
		affetti.
		L’obiettivo del progetto è quello di creare uno strumento
		diagnostico di supporto ai processi decisionali al fine di garantire
		alte performance da ridotte quantità di dati grazie alla fusione
		del deep learning e cloud computing. Un sistema che sarà
		applicabile ad un ventaglio di patologie e sistemi fisiologici
		diversi, che permetterà la diagnosi computerizzata affidabile
		e clinicamente interpretabile.
		Ad oggi, infatti, gli algoritmi di deep learning, entrati ormai
		come sistemi di supporto diagnostici, offrono grandi
		potenzialità sulle rilevazioni anche delle più piccole
		anomalie dal punto di vista anatomico strutturale del
		paziente ma richiedono una notevole
		mole di dati per essere addestrati.
		Attualmente, si limitano a constatare o
		meno la presenza di una singola malattia
		neurodegenerativa rispetto ad una condizione
		non patologica.
Progettazione e sviluppo di un sistema per l’ottimizzazione della cura di pazienti diabetici tramite embedded artificial intelligence e servizi cloud
Sara Campanella (Università Politecnica delle Marche)
Il progetto mira ad aiutare i pazienti affetti da diabete
		(in particolare di tipo I), la malattia autoimmune più
		diffusa. Il progetto avrà come obiettivo quello di creare un embedded
		AI system che prendendo in input, oltre alle variabili cliniche, anche
		quelle esterne, personalizzi in tempo reale la terapia, senza nessun
		input manuale.
		Si creeranno così dei profili giornalieri adattabili alle attività svolte
		dal paziente. Inoltre, attraverso la creazione di un “cruscotto cloud
		user-friendly” per monitorare lo stato di salute, si potranno verificare
		i rischi di ipo/iperglicemia e raccogliere in maniera strutturata tutti i
		parametri che influenzano la gestione della malattia.
Applicazioni in cloud per medicina di precisione in donne con diabete gestazionale
Benedetta Salvatori (CNR)
Il tema dello studio è il diabete gestazionale, la forma di diabete che viene diagnosticato per la prima volta in gravidanza e che consiste nell’impossibilità del corpo di rispondere all’ormone dell’insulina. Lo scopo del progetto è quello di utilizzare dati di pazienti con diabete gestazionale per andare ad identificare dei fenotipi (sottogruppi del diabete gestazionale) della malattia tramite delle tecniche di clustering e successivamente, dopo opportune analisi statistiche andare a quantificare la relazione di rischio tra ciascun fenotipo ed i diversi esiti clinici indesiderati del GDM. Successivamente, attraverso i servizi della Cloud GARR verrà implementata un’applicazione web per i professionisti sanitari così che possano identificare il fenotipo delle pazienti con GDM per adattare al meglio la terapia.
Una piattaforma per aiutare i lettori a gestire l’infodemia
Matteo D’Onofrio (Università di Pisa)
Oggi si producono una quantità di dati mai prodotti nella storia e non sempre del tutto attendibili (infodemia). Scopo del lavoro è quello di sviluppare degli algoritmi che effettuano una stima di autorevolezza degli autori e una stima di autorevolezza degli articoli. L’obiettivo è infatti quello di sviluppare una piattaforma web nel quale gli utenti possono pubblicare degli articoli liberamente rispettando dei requisiti fondamentali (decentralizzazione del sistema, anonimato, obbligo di citazione, stima dell’autorevolezza degli autori, stima dell’autorevolezza degli articoli, gestione della «bolla di filtraggio» e assenza di incentivi economici). Un sistema decentralizzato, su cui si andrà ad implementare la piattaforma grazie alla rete GARR.
A quantum enhanced machine learning tool for drug repurposing in rare cancer
Valeria Repetto (CNR - IIT sede di Pisa)
Un progetto finalizzato ad utilizzare tecniche di Quantum Machine Learning per l’identificazione di marker nei tumori rari dove attualmente i dati a disposizione sono pochi ed eterogenei. Infatti è possibile mappare questi dati, processare questa informazione attraverso la computazione quantistica per estrapolare le componenti rilevanti di questi dati ed arrivare ad una complessità classicamente inaccessibile.
Human Centered Intelligence For Emotional State Recognition Through Cross Modal Distillation
Gabriele Masciotti (CNR -ISTI)
Negli ultimi anni, la nostra società ha vissuto una
		vera e propria rivoluzione tecnologica che continua a
		portare fondamentali cambiamenti nel nostro modo
		di vivere, soprattutto grazie alla crescente diffusione dei sistemi
		semi-autonomi ed autonomi.
		Nello Human In The Loop, l’essere umano è parte integrante del
		sistema e ne influenza decisamente il funzionamento e i risultati
		prodotti. L’obiettivo del progetto europeo Teaching è quello di
		abbracciare il concetto di Intelligenza Umanistica, dove le entità
		cibernetiche e biologiche cooperano in un reciproco potenziamento
		verso un traguardo condiviso. In questo contesto, il riconoscimento
		dello stato psicofisico ed emotivo dell’utente costituisce un aspetto
		cruciale per la prospettiva “human-centered”. La raccolta di feedback
		umani e la loro incorporazione nei modelli di apprendimento sarà la
		base della metodologia del progetto.
Estensione del servizio di database SQL di Openstack con crittografia basata su attributi
Martina Palmucci (Università di Perugia)
La quantità dei dati salvati sui dispositivi elettronici è
		enorme e questa tendenza è in continuo aumento per
		via dell’inarrestabile processo di digitalizzazione. Solo
		con l’arrivo del GDPR (Regolamento generale sulla
		protezione dei dati) si sono cominciate ad imporre
		misure tecniche per la protezione dei dati.
		La proposta è la creazione di un database
		crittografato che offra una migliore sicurezza dei dati
		trasformandoli in “testo cifrato” (testo illeggibile).
		Questo sarà possibile utilizzando la tecnica chiamata
		Attribute-Based Encryption (ABE, in italiano Cifratura
		basata su attributi), una tecnica crittografica che
		consente l’accesso ai dati in base ad attributi o
		caratteristiche dell’utente.
		Questo permetterà un controllo granulare dell’accesso
		ai dati, la condivisione sicura dei dati
		tra più utenti, la protezione della
		privacy dei dati tramite la crittografia,
		politiche di accesso flessibili in base
		agli attributi, il rispetto delle normative
		e la protezione capillare di dati e
		risorse.
TRADISAN “conTRAstare la DIsinformazione in ambito SANitario tramite fake news detection sui social media”
Luca Giordano (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Per cercare di far fronte al problema della rapida
		proliferazione di fake news sui social media e alla difficoltà
		a distinguere tra informazioni sanitarie vere e false, nasce
		il progetto TRADISAN con l’obiettivo di prevenire la disinformazione
		soprattutto giovanile in ambito medico-sanitario in Italia.
		Il progetto si basa su un sistema di classificazione automatica granulare di
		notizie liberamente accessibile dall’utente finale. Attraverso la creazione
		di un dataset specifico di dominio e lingua per algoritmi machine learning si
		arriverà ad un addestramento di sistemi per il riconoscimento automatico
		delle fake news.










