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A bologna uno dei primi supercomputer pre-exascale

| Ufficio Stampa INFN | La voce della comunità

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#LaRicercaComunica

Sarà in Italia uno dei primi 3 supercomputer europei pre-exascale selezionati dall’UE per comporre, insieme ad altri 5 supercomputer dalle prestazioni inferiori, un’infrastruttura continentale distribuita.

La nomina dell’Italia è avvenuta a giugno nel Governing Board dell’European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC), realtà voluta dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer.
La sede in cui sarà ospitato il supercomputer è Bologna, grazie alla proposta presentata da un Consorzio congiunto con la Slovenia guidato dal Consorzio Interuniversitario CINECA, insieme all’INFN e alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA).
I computer di classe pre-exascale sono in grado di eseguire oltre 150 petaflop, ovvero 150 milioni di miliardi di calcoli al secondo. Di fronte a questa grande quantità di dati sarà necessario disporre di infrastrutture di rete di eccellenza. Per questo tutti i centri europei saranno interconnessi con la rete europea GÉANT e in Italia il nodo di Bologna sarà connesso con due collegamenti a 100 Gbps con la rete GARR con la capacità di crescere fino a 1 Tbps nei prossimi anni.
Con il finanziamento di 120 milioni di euro, il Miur crede fortemente in questa iniziativa che avrà ricadute in molteplici ambiti disciplinari: dalla progettazione di medicinali e nuovi materiali alla lotta ai cambiamenti climatici.

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