Chi ha detto che la rete della Ricerca e dell'Istruzione serve solo a scuola o nel laboratorio? Grazie alla diffusione
sempre maggiore dei dispositivi mobili, oggi l'utilizzo nomadico rappresenta una realtà sempre più pervasiva
in tutti i livelli della comunità.
Lo hanno recentemente sperimentato gli studenti del Liceo di Ceccano in visita d'istruzione
in Camargue, Entrando all’Espace van Gogh di Arles per visitare quello che una volta era l’Hotel Dieu,
ospedale della città in cui Van Gogh passò alcuni anni della sua vita e dipinse numerose opere, gli studenti hanno
visto i loro smartphone collegarsi automaticamente in wireless alla rete eduroam. Un portento? Niente affatto:
il Liceo è infatti la prima scuola italiana a entrare in eduroam, di cui pure l’Università di Arles, che gestisce l'Espace Van Gogh, fa parte.
In questo modo, i dispositivi degli studenti di Ceccano erano già pronti ad andare online utilizzando le credenziali utilizzate normalmente
a scuola, permettendo di acquisire immagini e informazioni supplementari nel corso della visita: come dire che il Liceo 2.0 funziona
anche all’estero.