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Claudia Battista
Si parla di: GN32

Il filo

| Claudia Battista | Editoriali

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Care lettrici, cari lettori,
il tema centrale di questo numero è la visione del futuro, declinata attraverso progetti che affrontano le sfide della società digitale: dalla comunicazione quantistica al monitoraggio del territorio con reti intelligenti, fino alla medicina preventiva basata sull’analisi dei dati e all’uso dell’AI per proteggere il patrimonio culturale.

Ci stiamo avvicinando davvero alla Quantum Internet? Per scoprirlo, abbiamo intervistato Claudio Cicconetti del CNR, uno dei massimi esperti del settore. Raccontiamo, inoltre, l’esperienza del Friuli Venezia Giulia che si conferma una regione all’avanguardia con tre iniziative dell’Università di Trieste. Qui si pongono le basi per un ecosistema di comunicazione quantistica sicura, con una rete basata sulla Quantum Key Distribution nella quale svolge un ruolo centrale LightNet, la rete accademica e della ricerca regionale. Obiettivo finale: integrarsi nelle reti europee EuroQCI e creare un sistema stabile, operativo, scalabile.

Un altro fronte cruciale è quello del sensing per l’ascolto del pianeta: con SENSEI, il progetto europeo coordinato da INRIM con la partecipazione di GARR, le fibre ottiche diventano sensori distribuiti capaci di rilevare sismi, deformazioni e anomalie lungo migliaia di chilometri di rete. Una rivoluzione per la sorveglianza ambientale e la manutenzione delle infrastrutture, ma anche per migliorare la qualità della trasmissione dati.

Anche il settore biomedico è al centro della trasformazione digitale. Con il progetto DARE, ad esempio, si gettano le basi per una medicina preventiva basata sull’interoperabilità dei dati e sull’intelligenza artificiale, con un’infrastruttura in grado di combinare informazioni cliniche, ambientali e genomiche per costruire traiettorie di salute personalizzate.

Nel campo della cultura, l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui conserviamo e valorizziamo il nostro passato. Vi presentiamo il lavoro dell’IIT che applica tecniche avanzate di AI per digitalizzare manoscritti, individuare traffici illeciti di beni culturali e creare dataset annotati per la ricerca scientifica. Tutto ciò è reso possibile da infrastrutture HPC come Franklin e dal supporto delle reti ad alte prestazioni.

Lo stesso vale per il gemello digitale del territorio nazionale, sviluppato dal Centro Nazionale di ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing (ICSC): una piattaforma che integra dati geospaziali, modelli AI e supercalcolo per mitigare disastri naturali come frane, incendi e terremoti.

Infine, le reti iperveloci sono rilevanti anche in campo musicale: l’opera si reinventa in chiave sostenibile con Butterfly, un progetto europeo che ha ridotto in modo significativo l’impatto ambientale della produzione lirica grazie alla tecnologia LoLa, sviluppata da GARR e dal Conservatorio Tartini. Le prove artistiche a distanza tra Modena, Danzica e Helsinki hanno dimostrato che è possibile coniugare innovazione tecnologica, cultura e sostenibilità.

Questo numero racconta un’Italia che sperimenta, innova e costruisce ponti tra discipline, paesi e generazioni attraverso una rete di infrastrutture avanzate, collaborazioni internazionali e competenze multidisciplinari.

Buona lettura!