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Inizia l’era di GARR-T

Inizia l’era di GARR-T

| Carlo Volpe | Osservatorio della rete

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Con l’avvio della migrazione della rete a pacchetto, la nuova rete inizia ad essere operativa e decine di sedi possono già beneficiare delle sue potenzialità

La nuova infrastruttura di rete GARR-T diventa realtà e inizia a portare benefici anche ai primi utenti della comunità dell’istruzione e della ricerca italiana.

Ad ottobre sono iniziate, infatti, le operazioni di migrazione della rete IP/MPLS durante le quali sono stati gradualmente messi in produzione i nuovi apparati di routing a pacchetto ed è stata attivata la capacità trasmissiva disponibile sulla nuova rete GARR-T.

La migrazione, pianificata in 4 fasi, riguarderà tutta l’infrastruttura di rete nazionale GARR e si concluderà a ottobre 2023. Nella fase 1 della migrazione, durata circa 20 giorni, è stato attivato il core della rete, costituito da 4 PoP: Milano-Lancetti (MI01) Milano-Caldera (MI02), Bologna-Morassutti (BO01), Roma-Tizii (RM02), interconnessi con capacità trasmissiva pari a 3,2 Tbps (800 Gbps per direttrice). Sui nuovi apparati di routing installati nei 4 PoP sono state spostate le principali interconnessioni della rete GARR verso la rete della ricerca europea GÉANT e verso il global Internet (a livello nazionale e internazionale).

Già alla fine di questa fase, tutti gli utenti della rete, hanno iniziato a beneficiare delle potenzialità in termini di maggiore banda passante e velocità di trasferimento dei dati verso le destinazioni raggiunte attraverso la dorsale nazionale, GÉANT e il resto di Internet.

Tutti gli utenti hanno già iniziato a beneficiare della maggiore banda passante e velocità di trasferimento dati verso tutte le destinazioni raggiunte dalla dorsale

A novembre è stata avviata la fase 2 che coinvolge i PoP del NordEst, della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e si concluderà a febbraio 2023. Le prime attività di questo step hanno riguardato i punti di presenza di Padova, Udine e Trieste ospitati presso le rispettive università, dove tutte le utenze sono state spostate sui nuovi apparati IP installati.

Complessivamente la capacità trasmissiva “accesa” sulla dorsale è stata pari a 2 Tbps. È stato infatti realizzato un anello a 400 Gbps tra i due PoP di Padova e quelli di Milano e Bologna. I PoP coinvolti inoltre sono ora interconnessi al backbone attraverso link multipli a 100 Gbps per una banda complessiva di 400 Gbps per i due PoP di Padova, 400 Gbps per il PoP di Trieste e 200 Gbps per il PoP di Udine.

La topologia della rete a pacchetto di GARR-T

La topologia della rete a pacchetto di GARR-T

A metà dicembre è stata completata con successo la delicata operazione dell’attivazione dei nuovi apparati trasmissivi in due PoP a Milano (MI3 e MI4) e uno a Como. L’attività, che ha coinvolto anche altri due PoP di Milano (MI1 e MI2), è stata condotta nella modalità in gergo definita “hot-swap” ovvero con la rete in funzione, senza poter contare su una temporanea sovrapposizione di coppie di fibre. Un’operazione quindi maggiormente sfidante, ma che è stata portata a termine senza interruzioni di servizio per gli utenti interessati. La stessa modalità era stata utilizzata nei giorni precedenti anche per il passaggio a GARR-T della sede di Bologna del Cineca.

Il completamento della migrazione della rete a pacchetto e trasmissiva dell’anello milanese è stato particolarmente significativo, perché in quest’area ci sono collegamenti strategici tra cui quelli alla rete europea GÉANT e i link di peering con i grandi provider dell’Internet commerciale. Inoltre, nell’area che comprende in tutto 7 PoP, di cui due nuovi a Milano-Bicocca e Monza, ci sono moltissime sedi di utenti collegate che ora possono beneficiare a pieno della nuova infrastruttura.

La capacità aggregata complessiva della rete GARR è oggi di 12,1 Tbps: un incremento di oltre il 300% rispetto allo scorso anno

Il cronoprogramma della migrazione non prevede soste e dopo il completamento della fase 2 nei prossimi mesi, saranno avviate due ulteriori fasi. La fase 3, che si concluderà a giugno-luglio 2023, nella quale la nuova rete arriverà nel Nord-Ovest (Piemonte e Liguria) e in tutto il centro Italia, inclusa la Sardegna, e presso i 5 principali PoP della dorsale della rete GARR al Sud e la fase 4, che si concluderà ad ottobre 2023, e vedrà invece il completamento della migrazione in tutti i restanti PoP del Sud (Campania, Sicilia, Basilicata, Calabria Puglia).

Il bilancio delle operazioni finora può definirsi senz’altro positivo: la capacità aggregata complessiva del backbone di tutta la rete GARR (tra vecchia e nuova infrastruttura) è attualmente pari a 12,1 Tbps con un incremento di oltre il 300% rispetto allo scorso anno.

foto di gruppo

Lo conferma Alessandro Inzerilli, parte del team che sta coordinando le attività di migrazione della rete a pacchetto: “Tutte le operazioni nelle città nelle quali siamo intervenuti si sono concluse con successo e senza disservizi per gli utenti delle sedi connesse ai PoP. Abbiamo avuto un ottimo supporto da parte dei referenti di rete nei PoP della dorsale e abbiamo potuto svolgere le attività, anche le più delicate, con un grande gioco di squadra.

Sono state molte anche le attività che hanno preceduto la migrazione. Tra queste voglio ricordare il collaudo e l’attivazione di 28 circuiti da 100 e 400 Gbps per una capacità complessiva di 5,2 Tbps, l’interconnessione tra gli apparati trasmissivi e a pacchetto, l’attivazione di nuovi protocolli di routing e dei nuovi vRR (Virtual Route Reflector), la realizzazione dell’integrazione fisica e logica tra la rete GARR-X e GARR-T e l’avvio di nuovi strumenti di monitoraggio basati sulla telemetria”.

foto dei nuovi apparati

“Nei prossimi mesi” ci racconta Massimo Carboni, CTO GARR, “le attività sulla rete GARR-T si innesteranno in quelle previste dall’avvio di due grandi iniziative nazionali finanziate nell’ambito del PNRR che contribuiranno a potenziarla: il Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing, inaugurato a Bologna lo scorso novembre e l’infrastruttura di ricerca TeRABIT (Terabit network for Research and Academic Big data in ITaly). Quest’ultima, che avrà inizio a gennaio, ha tra gli obiettivi quello di fornire la connettività necessaria all’interoperabilità di siti di infrastrutture di ricerca quali PRACE-Italia e HPC-BD-AI. Sarà senza dubbio un periodo di sfide e di grande lavoro che porterà a risultati importanti, tra cui il collegamento in fibra della Sardegna”.

Per queste e altre infrastrutture di ricerca che verranno realizzate o ampliate con i fondi PNRR, GARR-T avrà un ruolo fondamentale. La sua progettazione è stata tale da prevedere collegamenti solidi e con capacità estremamente elevate, nell’ordine di multipli di Terabit al secondo, e in grado di assicurare trasferimenti di ingenti moli di dati con una minima latenza. Anche rispetto alle esigenze future, GARR-T è in grado di modellarsi a ciò che la sua comunità di utenti avrà bisogno nei prossimi anni. Grazie all’adozione pervasiva dell’automazione e della telemetria, la nuova rete, infatti, è nativamente programmabile, aperta e adattabile a nuovi scenari.

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