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La cura dei Big Data
La cura dei Big Data

La cura dei Big Data

| Maddalena Vario, Carlo Volpe | Caffè scientifico

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Più precisa, personalizzata e preventiva: ecco come la medicina sta cambiando grazie all’analisi di grandi quantità di dati e alle tecniche di machine learning.

Nel campo medico, la crescita esponenziale di dati disponibili in formato digitale e l’uso di sensori per monitorare ogni aspetto di un individuo e dell’ambiente che lo circonda permettono di acquisire grandi quantità di informazioni e offrono lo stimolo per lasciarsi contaminare da nuove discipline.

Non più solo medici, biologi e farmacologi sono necessari per elaborare le cure più efficienti, ma anche matematici, informatici e fisici. Ma non poteva essere altrimenti se si pensa che grandi quantità di dati assumono un valore solo se vengono analizzati e da essi si ricavano informazioni utili. Sdoganato una volta per tutte l’approccio multidisciplinare, stiamo oggi assistendo ad un vero e proprio cambio di paradigma nell’ambito della ricerca medica. Complici il progresso dell’IT, uno scambio di dati in rete sempre più in tempo reale e l’ausilio delle tecnologie di intelligenza artificiale ormai indispensabili nel fare analisi e correlazioni tra dati, si sono aperti nuovi scenari che hanno spalancato le porte alla medicina personalizzata. Cosa ci possiamo aspettare dal futuro? Ne abbiamo parlato con Enrico Capobianco, esperto di sistemi complessi all’Università di Miami, e Cesare Furlanello, responsabile del’unità di ricerca sui Modelli Predittivi per la Biomedicina e l’Ambiente presso la Fondazione Bruno Kessler..

BIG DATA ALLA CONFERENZA GARR

I dati della ricerca sono stati il tema centrale della conferenza GARR 2017. Un bene prezioso che sempre di più costituisce il vero valore del lavoro scientifico e che, nelle varie sfaccettature e declinazioni, è presente in tutte le discipline con requisiti comuni, peculiarità proprie e necessità emergenti.

Nell’edizione di quest’anno a Venezia, si è parlato di Big Data e della loro produzione, archiviazione, gestione, diffusione, riuso, sicurezza, interoperabilità attraverso la presentazione di casi di successo e buone pratiche e la discussione di strategie comuni nell’ambito delle infrastrutture di ricerca nazionali e internazionali. Tanti sono stati gli interventi della comunità dell’università e della ricerca italiana, con la presenza di relatori di livello internazionale. I video degli interventi e le slide presentate sono disponibili sul sito dell’evento: www.garr.it/conf17

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