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Com’è cambiata la formazione GARR
| Andrea Corleto | servizi alla comunità
La crisi pandemica ha stimolato un’evoluzione dell’offerta GARR, sempre più online ed aperta
La pandemia di Covid-19 ha stravolto il modo di vivere di tutti noi e ha richiesto un adattamento repentino al cambiamento imposto dall’emergenza. Ciò che prima sembrava abituale, come andare al cinema, a scuola o in ufficio, è diventato improvvisamente eccezionale e, almeno per qualche mese, il piano dello straordinario ha preso il sopravvento su quello dell’ordinario, segnando drammaticamente l’esperienza di ognuno. Ripensare in fretta le modalità del proprio agire quotidiano, per riallineare l’ordinario allo straordinario e superare l’emergenza, è stata la direttrice seguita dai più, anche nell’ambito della formazione e dell’istruzione. Anzi, a maggior ragione in quell’ambito, poiché l’istruzione e la formazione hanno aiutato ad accrescere le competenze necessarie ad adottare nuovi strumenti e approcci per governare il cambiamento in atto.
Così, già dal marzo del 2020, la richiesta di corsi di formazione è cresciuta a dismisura e con essa l’appetito degli utenti per le nuove modalità con cui questa veniva erogata. Aziende, scuole, università e mondo della ricerca hanno dovuto soddisfare tale appetito o, quantomeno, cercare di tamponarlo in fretta. Compito difficile, non senza inciampi, che ha visto protagonista anche GARR e la sua comunità.
L’Ufficio Training ed e-learning GARR eroga da anni corsi di formazione per la comunità dell’istruzione e della ricerca con il duplice obiettivo, da un lato, di accrescere le competenze digitali diffondendo percorsi di alfabetizzazione per un uso consapevole di Internet e delle infrastrutture digitali, e, dall’altro, di garantire l’aggiornamento tecnico, metodologico e organizzativo sia del personale specializzato che in generale degli utilizzatori della rete e dei suoi servizi. La formazione GARR è sempre stata caratterizzata dalla molteplicità di approcci all’erogazione dei corsi: in presenza (anche per quanto concerne i laboratori dedicati ai bambini e ai ragazzi), sincrona online attraverso webinar o asincrona online attraverso moduli e-learning in autoapprendimento. Tuttavia, per lungo tempo, la modalità frontale ha avuto un ruolo prevalente, sia per il non trascurabile vantaggio di una comunicazione non mediata tra docente e discenti, sia per garantire prossimità fisica agli utenti della propria comunità e rinsaldare tale legame. Questo fin quando, come si diceva sopra, l’ordinario ha avuto il pieno controllo dello straordinario. Poi il piano si è ribaltato e, in fretta e furia, la sola modalità possibile di erogazione dei corsi si è rivelata essere quella online.
Accrescere le competenze digitali e garantire l’aggiornamento tecnico per chi usa la rete e i suoi servizi sono il duplice obiettivo della formazione GARR
L’attenzione, a quel punto, si è concentrata sugli strumenti che permettessero di raggiungere la più vasta platea possibile con uno sforzo, in termini di risorse, sostenibile e agile. GARR ha messo in opera una serie di servizi di videoconferenza in grado di adattarsi alle esigenze della sua comunità. L’Ufficio Training ed e-learning ha affiancato a quelli un servizio di encoding web-based per realizzare dirette streaming multipiattaforma, che arrivassero a centinaia di utenti contemporaneamente tramite diversi canali. Si è passati, quindi, dal convenzionale ed esclusivo uso di piattaforme di videoconferenza (WebMeetings prima e BlueMeet poi) per erogare i webinar, condizionate da un numero limitato di utenti ammessi, all’utilizzo combinato, tarato sul tipo di formazione offerta e sull’ammontare degli iscritti, del webinar in streaming e dell’aula virtuale.
Vetrina di riferimento dei tanti webinar trasmessi in streaming tra il 2020 e il 2021 sono stati i canali social GARR (Youtube, Facebook e Linkedin) e GARR TV, la piattaforma di live streaming e video on-demand a disposizione della comunità dell’istruzione e della ricerca. Oltre ad assicurare la possibilità di seguire in sincrono gli eventi e interagire attraverso i commenti social o l’utilizzo di tool di presentazione interattiva come Mentimeter, riducendo almeno parzialmente la distanza imposta da tali piattaforme, i canali sopra citati costituiscono anche un prezioso serbatoio dove ogni webinar viene registrato e reso immediatamente fruibile anche in modalità asincrona subito dopo la fine del “live”, andando a costituire un corposo archivio di “lezioni a distanza” che cresce ormai costantemente di settimana in settimana.
Tante le aree tematiche oggetto dei webinar 2021: dalla cloud federata GARR (a cura del Dipartimento Calcolo e Storage Distribuito), agli Open Science Café, appuntamento a cadenza mensile con i temi e le novità dal mondo dell’Open Science (a cura del Competence Center di ICDI); dalle soft skills (a cura dell`Ufficio Training ed e-learning) al machine learning passando per la cybersecurity (a cura del GARR-CERT) e la gestione degli incidenti di sicurezza in ambito federato (a cura del servizio IDEM GARR AAI). Di rilievo, in ambito sicurezza, i webinar organizzati congiuntamente al CERT-AgID in occasione della Conferenza e del Workshop GARR che hanno visto oltre 900 utenti complessivamente iscritti.
Oltre il 98% degli utenti ha mostrato elevata soddisfazione sui webinar in streaming. I corsi online funzionano e continueranno ad avere uno spazio rilevante anche in futuro
A fare da catalizzatore di tutto il processo fin qui descritto, la piattaforma Learning GARR che da marzo 2020 è passata dai circa 3.000 utenti iscritti agli oltre 7.500 attuali. Il Learning Management System, basato sul software open source Moodle, oltre ad essere collettore delle iscrizioni ai corsi, ospita i contenuti di ogni webinar (slide dei docenti, registrazioni), forum per la discussione docente/partecipanti e peer-to-peer learning, nonché strumenti di rilevazione della soddisfazione dell’utenza, fondamentali per la programmazione delle attività formative future.
A tal proposito, nel febbraio 2021, l’Ufficio Training ed e-learning ha sottoposto a tutti gli iscritti della piattaforma Learning GARR un survey per l’analisi del fabbisogno formativo della comunità GARR. Al survey, composto sia da domande a campo chiuso che a campo aperto, hanno risposto 535 utenti, un campione sufficientemente rappresentativo dell’intera comunità. Obiettivo dell’indagine era non solo individuare le aree tematiche di interesse per la programmazione formativa dei mesi a venire, ma anche quello di misurare la soddisfazione degli utenti per le nuove modalità di erogazione dei corsi. E le risposte, in tal senso, sono state confortanti: il 50,74% dei rispondenti si è detto molto soddisfatto della qualità dei webinar in streaming (scala: per niente; poco; abbastanza; molto), mentre il 47,78% ha selezionato la casella “abbastanza”. Il 52,8% ha risposto di preferire una formazione online con webinar in live streaming, mentre il 25,79% ha indicato i webinar in aula virtuale a numero chiuso come modalità prediletta.
Dunque, i webinar e i corsi online funzionano e, anche quando sarà possibile tornare a fare formazione in presenza, per la comunità GARR la modalità sincrona online continuerà ad avere uno spazio rilevante. La pandemia ha di fatto stravolto certezze e abitudini consolidate, tuttavia ha costituito anche un’opportunità per accelerare processi che comunque, certo con passo meno spedito, erano già in moto. Ora, sulla spinta di questa accelerazione, vanno gestiti e governati, evitando di rintanarsi negli usi e costumi del recente passato.
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