Butterfly: il battito d’ali che cambia l’opera (e il clima)
| Erika Trotto | Storie
Butterfly ripensa l’opera in chiave sostenibile: tre teatri europei, prove a distanza con LoLa e scenografie green per ridurre l’impatto ambientale e coinvolgere i giovani
Per la prima volta un’intera produzione lirica è stata preparata interamente a distanza con LoLa che sfrutta le reti iperveloci della ricerca per annullare la latenza della trasmissione
Si dice che anche il battito d’ali di una farfalla possa dare origine a grandi cambiamenti. Con Butterfly, quel battito è diventato un viaggio che ha attraversato l’Europa, portando nuova linfa creativa nel panorama dell’opera lirica. Un progetto visionario ha unito tre teatri – il Comunale Pavarotti-Freni di Modena, l’Opera Box di Helsinki e l’Opera Baltycka di Danzica – per ripensare l’opera e tutto il mondo che le ruota attorno in chiave sostenibile, aprendo le porte a giovani, artisti, tecnologi e ricercatori.
La scintilla è nata da un’idea semplice ma potente: raccontare il nostro tempo attraverso nuove forme, immaginare un teatro che parla di ambiente non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità con cui viene creato e vissuto. Il progetto Butterfly (Boosting the environmental awareness in opera creation) cofinanziato dal programma Europa Creativa della Commissione europea, ha messo in pratica questa visione. Dall’ideazione alla messa in scena di tre nuovi atti unici, ogni fase è stata ripensata per ridurre l’impatto ambientale: prove musicali a distanza, scenografie realizzate con materiale di riciclo e pensate per ridurre i trasporti, immagini generate con intelligenza artificiale e un pubblico incentivato a raggiungere il teatro in modo sostenibile, a piedi o in bicicletta con un’app dedicata.
I risultati parlano chiaro: l’impiego della tecnologia LoLa ha evitato oltre otto tonnellate di emissioni di CO2, minimizzando viaggi e trasferte di centinaia di persone coinvolte nella produzione
Il consorzio che ha dato vita al progetto è formato, oltre che dai tre teatri, da partner con competenze specifiche: l’associazione no-profit AESS per la sostenibilità ambientale, Heimspiel per la produzione audiovisiva, Cumediae per la comunicazione culturale e WeCity, che ha ideato l’app per la mobilità sostenibile del pubblico. Un ecosistema articolato, ma perfettamente integrato, che ha lavorato con l’obiettivo comune di mostrare come un’opera possa essere non solo attuale, ma anche prodotta in modo responsabile.
“Unire arte e sostenibilità è per noi un impegno autentico,” ha dichiarato Aldo Sisillo, direttore del Teatro Comunale di Modena. “Con Butterfly abbiamo voluto coinvolgere il pubblico in un percorso che coniuga la passione per il teatro con la consapevolezza ambientale, offrendo un’esperienza capace di nutrire la mente e rispettare il pianeta”.
Un risultato reso possibile anche grazie alle reti della ricerca e dell’istruzione: GARR con il supporto di LEPIDA in Italia, PSNC in Polonia, FUnet e Nordunet in Finlandia e GÉANT come dorsale europea
La sostenibilità come principio creativo
Butterfly non si è limitato a evocare temi ambientali: ha voluto sperimentare soluzioni concrete per abbattere l’impatto ambientale della produzione artistica. Le prime prove artistiche per mettere in scena lo spettacolo, ad esempio, non si sono svolte in teatro, ma in modalità remota. Gli artisti hanno potuto lavorare insieme pur restando nei rispettivi Paesi, grazie a LoLa, una tecnologia avanzata capace di azzerare la latenza garantendo al tempo stesso un’altissima qualità audio e video. Le scenografie sono state progettate per essere trasportate il meno possibile, evitando carichi voluminosi o materiali complessi da smaltire. Persino il pubblico è stato coinvolto: chi raggiungeva il teatro, dove poi l’opera veniva messa in scena, a piedi o in bicicletta riceveva un incentivo tramite una app.
Per misurare in modo scientifico e quantitativo l’efficacia di queste pratiche è stato utilizzato un sistema di monitoraggio certificato, sviluppato da Julie’s Bicycle, organizzazione di riferimento per la sostenibilità nel settore culturale. I risultati parlano chiaro: l’impiego della tecnologia LoLa già da solo ha evitato oltre otto tonnellate di emissioni di CO2, minimizzando viaggi e trasferte di centinaia di persone coinvolte nella produzione.
I giovani al centro
Il progetto ha coinvolto direttamente gli studenti di tre scuole superiori, una per ciascun Paese. I ragazzi hanno partecipato a un percorso guidato di co-creazione, confrontandosi sui temi ambientali con esperti e agenzie per l’ambiente, e producendo le storie che sarebbero poi diventate i libretti delle opere.
Dopo un bando internazionale, i compositori e i librettisti selezionati hanno lavorato fianco a fianco con il team creativo e i direttori artistici del progetto. Tre giovani compositori – Marco Attura per l’Italia, Paavo Korpijaakko per la Finlandia e Beniamin Baczewski per la Polonia – hanno dato vita a tre atti unici che parlano di natura e del futuro del pianeta: “Perla di speranza”, “Hengitä (Respiro)” e “Jezioro Popiołów (Lago di cenere)”. Le opere, tutte dedicate a un elemento naturale – aria, acqua, terra – sono andate in scena nei rispettivi Paesi tra aprile e giugno, con una regia dell'italiano Matteo Mazzoni, scene digitali sviluppate da Heimspiel di Augusta in Germania e scene e costumi a firma dell'artista polacca Joanna Borkowska.
Un cast internazionale ha dato vita ad una produzione corale, fortemente contemporanea, che ha fatto dialogare le nuove generazioni con il mondo dell’opera. E il folto pubblico accorso nei tre teatri ha decretato anche un grande successo artistico.
Con Butterfly, il pubblico è stato coinvolto in un percorso che coniuga la passione per il teatro con la consapevolezza ambientale, offrendo un’esperienza capace di nutrire la mente e rispettare il pianeta
LoLa: la tecnologia che unisce
A febbraio 2025 il progetto Butterfly ha sperimentato con successo le prove artistiche per la messa in scena dell’opera in modalità remota grazie al sistema LoLa (Low Latency), sviluppato da GARR e dal Conservatorio Tartini di Trieste. Questa tecnologia consente collaborazioni musicali ed artistiche a distanza in tempo reale, riproducendo condizioni simili alla presenza fisica grazie a una connessione ultra-performante e alla trasmissione audio-video di alta qualità.
Butterfly, nato per promuovere un modello sostenibile di produzione operistica, ha utilizzato LoLa per tutte le prove, mantenendo i tre team artistici nelle rispettive sedi di Modena, Danzica e Helsinki. Un risultato reso possibile anche grazie alle reti della ricerca e dell’istruzione: GARR (con il supporto della rete regionale dell'Emilia-Romagna LEPIDA) in Italia, PSNC in Polonia, FUnet e Nordunet in Finlandia e GÉANT come dorsale europea.
Per la prima volta un’intera produzione lirica è stata preparata interamente a distanza con LoLa. La sfida era notevole, vista la complessità del lavoro con artisti, direttori, tecnici e coreografi, ma il coordinamento ha funzionato perfettamente. “Quando all’inizio del progetto mi dissero che si volevano fare tutte le prove di messa in scena dell’opera con LoLa, restando ognuno nel proprio teatro, la sfida sembrava quasi impossibile: una messa in scena richiede il lavoro di centinaia di persone, musicisti, cantanti, scenografi, coreografi, il regista, i tecnici di scena, luci... Un piccolo esercito che doveva interagire usando LoLa come se fosse in una unità spazio-temporale. Nei 15 anni di esistenza di LoLa non avevamo mai fatto una cosa così complessa. Ma dopo pochi minuti che il collegamento si è attivato, la magia è diventata realtà e Modena, Danzica e Helsinki sono diventate “lo stesso palcoscenico”, ha commentato Claudio Allocchio, coordinatore del progetto LoLa. “Oggi abbiamo fatto la Storia” ha fatto eco Ville Salonen, direttore di Opera Box a Helsinki, dopo la prova.
Il sipario si è chiuso, le standing ovation hanno ripagato lo sforzo, ma il viaggio di Butterfly è appena cominciato. Il progetto ha dimostrato che un altro modo di creare l’opera lirica è possibile: più sostenibile, più inclusivo, più vicino al sentire delle nuove generazioni. Quello che resta è molto più di uno spettacolo: è un’eredità culturale che invita a immaginare il teatro come uno spazio vivo, che ascolta il presente e costruisce il futuro.
In breve
Che cos’è il progetto Butterfly?
Butterfly è un’iniziativa europea che unisce tre teatri per sperimentare nuove forme di opera lirica sostenibile, con tecnologie digitali e pratiche a basso impatto ambientale.
Come la tecnologia LoLa ha cambiato la produzione dell’opera?
LoLa ha permesso prove musicali e artistiche a distanza in tempo reale, riducendo viaggi e trasferte e abbattendo oltre otto tonnellate di emissioni di CO₂.
In che modo Butterfly ha coinvolto i giovani?
Studenti di Italia, Finlandia e Polonia hanno contribuito alla creazione dei libretti, portando nuove voci e sensibilità ambientali nel cuore della produzione artistica.