Caffè Scientifico
Come AI e robotica cambieranno le nostre vite

Robot terapisti, chirurghi e soccorritori: sono alcuni dei nuovi robot che trasformeranno per sempre il modo di fare e apprendere di tutta l’umanità.
I robot nell’immaginario collettivo spesso evocano scenari catastrofici, tanto più che negli ultimi anni la robotica ha fatto passi da gigante con robot dotati sempre più di Intelligenza Artificiale. Eppure i robot possono davvero migliorare le nostre vite: tra circa cinque anni potremmo trovarceli al nostro fianco in un grande magazzino al posto di un commesso oppure potremmo lasciare i nostri figli in compagnia di un simpatico robot, con la certezza che possa riservarci meno sorprese di una baby sitter.
AI: cos’è (e cosa non é) e perché tutti ne parlano

Colloquio con la professoressa Luigia Carlucci Aiello, una tra i massimi esperti di intelligenza artificiale.
Dell’AI si parla ormai tutti i giorni, ma cosa sta succedendo? Dobbiamo forse iniziare ad avere paura?
Paura? Non credo ci sia il rischio che l’AI possa danneggiare o addirittura distruggere il genere umano, come sostengono alcuni catastrofisti, ma credo che il portato dell’AI e della sua introduzione nel nostro quotidiano sia tale che ci debba trovare tutti attivi e partecipi del processo, per non subirne passivamente le conseguenze che potrebbero diventare anche negative. La cosa importante è quindi conoscere le potenzialità della tecnologia, capirne e monitorarne gli effetti e intraprendere azioni per eventualmente contrastarli o modificarli.
Bambini riabilitati e felici grazie ai robot

Riabilitazione efficace, divertente e personalizzata direttamente a casa dei bambini grazie alle nuove tecnologie della Fondazione Stella Maris di Pisa e dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna
Grazie a piattaforme robotiche di ultima generazione, sempre più trattamenti potranno essere fatti direttamente a casa in maniera semplice e intuitivamentre lo staff riabilitativo da remoto può pianificarli e monitorarli. Con Tele-UPCAT e CareToy, in un ambiente che il bambino riconosce come sicuro e confortevole, seguendo i suoi ritmi e tempistiche, è possibile oggi ottenere il massimo da un trattamento riabilitativo da casa, abbattendo costi e distanze, senza il rischio di commettere errori e avendo accesso, da tutta Italia, all’esperienza e la conoscenza del centro di eccellenza Fondazione IRCCS Stella Maris. Grazie a requisiti di rete molto elevati, tutti i Big Data raccolti dall’osservazione e monitoraggio a distanza del bambino, vengono poi analizzati dai medici con algoritmi appositi creati dagli ingegneri del Sant’Anna con l’idea di personalizzare sempre più i trattamenti riabilitativi.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Giuseppina Sgandurra, responsabile scientifico di Tele-UPCAT e clinical project manager di CareToy.